Giuseppe Marotta è diventato il nuovo presidente dell’Inter, dopo l’assemblea degli azionisti con il nuovo Cda della società è arrivata la fumata bianca sul nuovo presidente nella nuova era di Oaktree. Ecco le prime dichiarazioni di Marotta appena eletto, riportate da Fcinter1908.it.
Marotta: “Sono ottimista sui rinnovi di Inzaghi, Lautaro e Barella”
22° presidente dell’Inter, cosa si prova?
“Un’emozione grande, essere presidente di una squadra e società così importante è qualcosa di emozionante e coinvolgente”.
Oaktree ha dato una due per gli investimenti?
“Abbiamo già affrontato queste tematiche, ci sono state indicate le linee guide sempre nel rispetto del concetto di sostenibilità che è parte integrante del sistema calcio italiano. Prima si deve garantire la continuità del club, attraverso il concetto di sostenibilità, poi portare avanti la progettualità sportiva”.
Che presidente sarà Marotta? Come si è arrivati a questa decisione?
“Sono un presidente che ama il suo lavoro, credo di conoscerlo bene. Sono in un grande club, ho necessariamente bisogno di tutta la macchina dell’Inter. Donne e uomini che lavorano all’interno, principalmente Ausilio, Baccin, Antonello e Zanetti. Il nostro modello è fatto di un grande patrimonio umano, la base di ogni successo. C’è tanta competenza e tanta motivazione”.
I prossimi passi saranno i rinnovi di Inzaghi, Barella e Lautaro?
“Sì, c’è intesa con la proprietà e proseguiremo su questa linea. Sono ancora ottimista, non ci saranno grandi problemi perché i tre hanno un forte senso di appartenenza, è un vantaggio rispetto a qualsiasi altra negoziazione”.
Oltre i rinnovi, la prima mossa operativa che farà?
“Ringraziare uno per uno tutti quelli che lavorano nella famiglia dell’Inter. Ho già ringraziato Oaktree per la prova di grande fiducia che mi ha dimostrato, un atto di fiducia inaspettato. Non me l’aspettavo, li ringrazio per la grande opportunità. Devo fare tesoro e studiarmi il passato recente dei presidenti e cogliere da tutti loro aspetti umani, professionali e dirigenziali di alto livello. E poi cominciare a lavorare come facevo prima, attraverso la collaborazione con i proprietari e il confronto con i miei collaboratori”.