Home Serie A Juventus News Marotta: “La Juventus ha sempre vinto con una matrice italiana”

Marotta: “La Juventus ha sempre vinto con una matrice italiana”

Marotta ed il futuro della Juventus

L’amministratore delegato della Juventus, Marotta è stato intervistato da JTV, gli argomenti toccati sono stati il mercato,  i rinnovi il futuro e la finale si Supercoppa di venerdì prossimo contro il Milan.

Di seguito l’intervista integrale tratta da Tuttojuve:

Dall’estate del 2006 ad oggi, con la vittoria sulla Roma di sabato, abbiamo un punto in più della Roma nei 10 anni, considerando che abbiamo fatto anche un campionato in meno perchè non eravamo in Serie A…
“Sì, questo è un dato straordinario, anche se le statistiche sono sempre un aspetto complementare, però credo siano indicative di un cammino straordinario che ha fatto questa Juventus nella gestione di Andrea Agnelli”.

Cosa differenzia la Juventus dalle altre società?
“Sono quelle sensazioni che vengono trasmesse quando arrivi qua. La storia è fatta di palmares ricchi di successi, quindi la prima cosa è che ognuno nel rispettivo ruolo – dirigenti, calciatori, allenatori – deve pensare per un attimo al passato di questa Juventus, quindi agli allenatori che sono passati, ai dirigenti che sono passati, ai calciatori che sono passati. Quindi c’è un concetto di emulazione, emulare le gesta di questi grandi protagonisti della storia della Juventus negli anni, nelle decine di anni; questo ti porta ad avere da una parte una grande ambizione di avere dei risultati importanti e straordinari, dall’altra ad avere una grande passione, grande coinvolgimento dal punto di vista professionale per raggiungere gli stessi obiettivi. Io che ho militato prima di arrivare alla Juventus in squadre meno importanti e blasonate, quando sono arrivato alla Juventus ho imparato ad apprendere una situazione che è nel dna della Juventus”.

Sono stati appena siglati i rinnovi di Rugani, Bonucci e Sturaro, tutti italiani. La componente italianità è importante per i progetti vincenti?
“Assolutamente sì. La Juventus ha sempre vinto con una grande matrice, con uno zoccolo duro di giocatori italiani, questo nella sua storia. Quindi il fatto di avere in squadra giocatori italiani significa essere avvantaggiati rispetto a quelle squadre che invece fanno giocare i giocatori stranieri. L’italiano capisce benissimo cosa vuol dire andare in provincia e vincere, capisce benissimo cosa vuol dire lottare per uno Scudetto, cosa vuol dire vincere per i propri tifosi e queste sono situazioni, sentimenti, che in Italiano trovano un’identità molto precisa e molto forte, maggiore rispetto a qualsiasi altra nazione”.

Un italiano importante ce l’abbiamo con la fascia di capitano ed è Gigi Buffon, che quando interviene sa come dirlo e perchè dirlo. Dopo la vittoria con la Roma, ha detto: “Se giochiamo così, dipende solo da noi…”
“Certo, perchè Buffon impersonifica il carisma del leader, impersonifica l’autorevolezza del leader, quindi ogni parola che dice viene recepita da tutto il gruppo come se viene veramente dal leader, a parte l’allenatore che è indiscusso. Ma la dimostrazione migliore credo sia proprio quella di aver compiuto dei fatti straordinari. Buffon nella sua militanza bianconera ha dimostrato di essere un’icona, un campione e quindi ogni parola che lui pronuncia è il verbo di un giocatore, di un professionista, che ha fatto della sua umiltà, della sua professionalità un valore aggiunto rispetto alle capacità tecniche che quelle sono indiscusse”.

Adesso tutti a Doha. E’ inutile dire che per i media la Juve è favorita sul Milan. Dall’alto della sua esperienza, quali sono i pericoli e quali le nostre certezze per affrontare questa partita che mette in palio il primo trofeo della stagione sportiva?
“E’ il primo trofeo della stagione in palio. Come Juventus – anche questo è la storia che lo dice – si partecipa sempre per vincere. Anche noi andiamo sempre per vincere, certo c’è l’imprevedibilità della partita secca, in una partita secca devi avere anche quel pizzico di circostanza favorevole che si definisce fortuna. Ma io sono consapevole che la squadra è in piena forma, ha voglia di vincere, ha motivazioni forti, per cui sono molto ottimista”.(trascrizione Tuttojuve.com)

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