La calciatrice del Viajes Interrias si era rifiutata di commemorare Diego Armando Maradona in una partita di calcio femminile
Nell’ultimo weekend Paula Dapena, calciatrice del Viajes Interrías, si era seduta di spalle durante il minuto di silenzio in memoria di Diego Armando Maradona. Ai microfoni di A Diario aveva spiegato cosi il gesto: “Abbiamo osservato un minuto di silenzio per un uomo che ha abusato delle donne e non per le vittime, è qualcosa che i miei ideali femministi non concepiscono”.
Le parole e il gesto hanno fatto il giro del mondo e nelle ultime ore, come raccontato ai microfoni del El Chiringuito, la giovane 24enne non se la sta vivendo bene: “Sono stanca. Social media, interviste … È terribile. Sì, ho dovuto chiudere i miei account social”. Ha aggiunto: “Il problema è che queste persone hanno trovato le pagine dei miei colleghi e hanno iniziato a perseguitarli. Non solo siamo insultati, ma anche minacciati di morte. Ad esempio, riceviamo messaggi di questo tipo: ‘Troverò il tuo indirizzo, verrò a romperti le gambe’. Se mi aspettavo che la mia storia fosse resa pubblica? No, pensavo che solo i miei iscritti su Instagram lo sapessero. Mi pensavo che la notizia sarebbe subito diventata così importante in tutto il mondo. Ma all’improvviso si è divulgata. Quanto alle mie compagne di squadra, nessuno ha detto niente. Mi hanno sempre rispettato e sapevano delle mie opinioni”.