Mancini: “Una vittoria per il rilancio”. Inzaghi: “Un derby da vincere”

253

ManciniInzaghiSP

Ancora ventiquattro ore e sarà derby della Madonnina, una stracittadina tra due deluse, le due formazioni non vivono certamente un periodo idilliaco. Risultati altalenanti e una classifica che non sorride alle milanesi, un derby tra deluse per il rilancio. Alla vigilia del derby della Madonnina parlano i due tecnici, Mancini e Inzaghi. Il tecnico interista spera in una vittoria per il rilancio. L’allenatore dei rossoneri si dichiare sereno e fiducioso, l’obiettivo è vincere e restare avanti ai nerazzurri in classifica.

Di seguito le parole rilasciate in conferenza stampa come riportate da mediaset:

Le parole di Roberto Mancini:

Quanto vale questo derby?
“Il derby è comunque una partita importante. Rispetto agli anni passati è più povero, perché entrambe le squadre non attraversano un grande momento. Per quello che ci riguarda dovrà essere comunque una base di rilancio”.

Segnali per la formazione
“Mi spiace che non possiamo confermare i giocatori di Verona per via delle squalifiche. Avevano fatto bene e mi sarebbe piaciuto riproporre la stessa formazione. Ma spero che comunque chi giocherà interpreterà la gara nel modo giusto”.

Questione ultrà
“Non so cosa sia successo a Cagliari. Però penso che se vogliamo migliorare il calcio, tutte le società devono lavorare insieme e anche i tifosi devono lavorare nella stessa direzione. Bisopgna andare allo stadio per divertirsi, poi se si perde, pazienza”.

Dal derby segnali per le scelte future?
” Chiaramente il mercato dipenderà da molte cose, è difficile esprimersi in questo momento. I ragazzi dovranno giocare con grande concentrazione. Sarà importante vincere per dare continuità”.

Il rendimento di Shaqiri
“Ci sta un calo da parte sua. I giocatori che sono arrivati a gennaio saranno molto importanti per la prossima stagione, a volte ci aspettiamo subito troppo dai nuovi. Ci stanno le difficoltà”.

Com’è cambiato il derby?
“I giocatori sentono sempre le partite importanti. Una volta era diverso perché eravamo molti italini e sentivamo l’atmosfera. Oggi è diverso, si gioca molto e certe partite si affrontano con meno tensione”.

San Siro quasi esaurito
“Tutti vorremmo vincere sempre, soprattutto quando si gioca una partita importante. Si cerca di far contenti i tifosi e le persone che lavorano per il club. A volte però non capita e non è certamente un tradimento della fiducia data dai tifosi. A volte si possono fare degli errori che portano a una sconfitta di calcio importante”.

Derby più delicato per Inter o Milan?
“Noi giochiamo in casa, quindi direi per noi. La situazione dei due club in questo momento è molto simile”.

Da un derby all’altro: voto all’Inter
“Speravo che l’Inter fosse più in alto, in corsa anche per un titolo. Se devo proprio dare un voto a questa stagione, è negativo”.

Rimpianti per il Wolfsburg?
“Il Napoli ha giocato come noi, ma le partite nascono in un modo e finiscono in un altro. Il Napoli non ha sbagliato, noi sì”

Inter meglio in trasferta
“Quando la squadra gioca meglio in trasferta che a San SIro, il motivo c’è. San SIro è uno stadio pesante. Nei momenti di difficoltà o sei molto forte e non senti niente, oppure vai in difficoltà. Dobbiamo migliorare e trasformare lo stadio e i tifosi in una forza”.

Gnoukouri titolare?
“E’ giovane, ma può fare bene ed è pronto. Il ragazzo mi sembra molto tranquillo e non mi sembra che soffra la pressione. Ma è giovane e nessuno può sapere quale sarebbe il suo impatto sul match”.

4-2-3-1 e Juan Jesus
“Juan Jesua ha delle qualità fisiche che gli consentirebbero di giocare sia da terzino che da centrale, ma deve mantenere sempre alta la concentrazione. Ha fatto bene a Genova e Verona, meno bene contro il Parma e ha avuto delle difficoltà. Il modulo non conta, è importante l’atteggiamento della squadra. I ragazzi non devono sbagliare l’impatto”.

Kuzmanovic

“Si è allenato solo due giorni e non credo sia arruolabile nememno per la panchina”.

Nagatomo e Kovacic
“Su Kovacic non cambio idea: ha grandi qualità ma deve dimostrarle. Nagatomo ama correre, non ha giocato solo per problemi fisici e per una condizione in ritardo. Non può giocare 90”.

Può essere la partita di Podolski?
“Vale lo stesso discorso di Shaqiri. E’ serio e si impegna sempre. Ha giocato tanto, pensavamo potesse segnare qualche gol importante. Lui è molto serio, ma non so se domani scenderà in campo”.

Ultima chance per l’Europa League?
“Molto dipenderà da quelle davanti. Al momento siamo molto distanti…”

Le parole di Pippo Inzaghi:

Su Honda? 
“E’ recuperato, è da martedì che è con il gruppo. Ha recuperato 10 giorni prima del dovuto. Nell’allenamento di oggi capirò se può partire dal primo minuto o no. Ha ancora dolore quando calcia molto forte, ma è normale. Ma potrebbe recuperare dall’inizio”.

Pronostico?
“Un allenatore quando ha preparato la partita pensando di averlo fatto nel modo giusto è chiaro che pensa di vincere. L’unica cosa che posso dire come profezia è che giocheremo un’altra buona partita giocando in modo giusto con padronanza nel gioco e con la capacità di soffrire. Sono sereno, è chiaro però che è una partita da vincere. Chi ha più da perdere? Siamo nella stessa condizione”. – Sul cambiamento nel modo di giocare: “Con la Sampdoria io ho rivisto la partita e con 24 conclusioni verso la porta siamo stati la squadra che in quella giornata abbiamo fatto più tiri di tutti. Poi certo che se tiri solo 7 volte in porta e fai solo un gol certo che c’è qualcosa da migliorare”.

Sarebbe una bella soddisfazione arrivare davanti all’Inter?
“Io penso che saranno felici quando torneranno a vincere gli Scudetti e le coppe. Anche sono stato abituato così, però sono intelligenti e sanno che torneremo ai vertici. Non so quanto ci vorrà, ma spero il prima possibile”.

I cambi possono essere fondamentali.
“Tutte le partite molte volte si possono risolvere con i cambi. Noi a gennaio-febbraio abbiamo avuto proprio questo problema. Ho fatto l’esempio di Poli dell’altra volta. A parità di condizione lo metto spesso a partita in corso perchè ha la dote di cambiare la gara in corso. E’ un esempio, domani magari giocherà dal primo minuto. Dover accontentare tutti è impossibile”.

In avanti quali saranno le scelte?
“Davanti ho l’imbarazzo della scelta, ho 3 giocatori a destra molto forti e tutti arruolabili. Ho Destro e per sostituirlo eventualmente ho Pazzini o Menez, a sinistra o Bonaventura o Menez”.

Ancora sulle condizioni di Destro
“Si è allenato ieri con il gruppo. Oggi valuterò la sua condizione e deciderò se farlo partire dal primo minuto o meno”.

Come vive la sfida con Mancini?
La sfida con l’Inter è anche una sfida con Mancini “Io non la vivo così. Che io abbia meno esperienza di Mancini è innegabile. io vivo la mia professione dando sempre il massimo. Con me ci vorrà un po’ di pazienza, tifosi e società. Voglio bene a questi colori”.

Il valore della stracittadina
“Come si dice, il derby si vince. Noi siamo il Milan e con tutto il rispetto dobbiamo cercare di fare una bella partita. Da Firenze penso si sia visto, grazie ai recuperi in rosa, un Milan che ci piace, che mi piace e che mi dà garanzie. Questo deve essere un motivo di ulteriore crescita”.

La visita di Berlusconi che è tornato a Milanello
“E’ molto importante, fa la differenza il presidente quando viene qui. Poi parlerà con la squadra. Con me mi ha sempre stimolato e dato dimostrazioni di affetto. Ma non solo lui. Mi vogliono bene tutti al Milan, compresa la maggior parte dei tifosi. Io sono venuto qua ad allenare per far tornare il Milan dove merita di stare. Son convinto che con questa presidenza, questa società, e spero con me come allenatore, torneremo a vincere”. Il regalo più bello che possiamo fare a Berlusconi è vincere giocando bene”.

Derby con Mancini
“Penso sia il derby tra Inter e Milan, gli attori principali saranno i giocatori che andranno in campo”.

ph: Komunicare