Prudente e concentrato. Lo troviamo così Roberto Mancini alla conferenza stampa di vigilia di Inter – Fiorentina, match che domani sera chiuderà la domenica della sesta giornata di Serie A. Intervistato sui vari temi del momento, l’allenatore nerazzurro si è espresso così ai microfoni, tra le altre, di FcInter1908.it:
“Ci vuole sempre attenzione, contro ogni squadra. Se non hai attenzione concedi per forza qualcosa. La Fiorentina è tecnicamente molto valida e con giocatori che vogliono attaccare: quello che succederà non lo so, ma è una partita aperta. Loro giocano bene e giocavano bene anche con Montella. Rispetto allo scorso anno sono quasi gli stessi e hanno buone qualità tecniche. Bisognerà fare un’ottima partita e stare attenti. Dovremo sfruttare le occasioni che avremo per far gol. Sarà difficile per entrambe le squadre.”
“Chi gioca all’Inter sa che le aspettative sulle grandi squadre sono sempre tante” – prosegue l’ex tecnico del Manchester City – “anche se non si parte favoriti per la vittoria. È l’Inter, le aspettative sono sempre tante. I ragazzi sanno che hanno iniziato bene perché hanno lottato e sofferto quando c’era da soffrire. La gente critica il nostro gioco? Non mi interessa questo. Io sono in grado di giudicare se si gioca bene, se si può migliorare, se facciamo errori. Non credo che oggi ci siano squadre che possano essere perfette, siamo alla quinta di campionato. Si può fare bene o meno bene: la squadra gioca sempre, io rispetto tutte le opinioni, ma mi tengo la mia.”
A proposito dei giocatori da schierare domani, queste le sue parole:
“Juan Jesus sta bene e può giocare titolare; Icardi meglio contro il Verona che contro il Chievo, sta bene anche lui; Murillo e Miranda sono i due centrali, Medel può farlo, di certo potremmo vederli tutti assieme in campo quando staranno tutti bene; Ljajic potrebbe diventare un classico numero 10.”
Sullo scudetto:
“Non firmo mai per arrivare terzo, quarto, quinto. Ma neanche se fossimo quinti o sesti. Le grandi squadre devono avere come obiettivo il massimo. Alla fine si vedrà dove siamo arrivati.”