Quando nasci in una città in cui il calcio si respira in ogni angolo come Roma, il tuo sogno è di giocare in una delle due squadre della città. Ed è proprio quello che è successo al ragazzo che vediamo ritratto in foto in tenera età.
Nato nel 1996, a 9 anni entra nel vivaio della Roma in un periodo particolarmente fortunato per il club giallorosso che negli anni precedenti aveva allestito un super team agli ordini di Fabio Capello con il duo d’attacco Totti-Batistuta, i brasiliani Cafu ed Emerson, il muro Samuel e tanti altri campioni.
Dieci anni dopo fa il suo debutto in prima squadra il 22 marzo 2015, a 18 anni, sostituendo Salih Uçan al 22′ del secondo tempo della partita Cesena-Roma. Nell’estate successiva viene girato in prestito al Sassuolo, al tempo squadra che si era affacciata da pochissimo in Serie A e che voleva stabilirsi nella massima divisione puntando su ragazzi giovani.
Qui, sotto la guida tecnica di Di Francesco, in 2 stagioni mette insieme 54 presenze, 11 gol e 8 assist che lo fanno emergere come uno dei talenti più interessanti in circolazione. La Roma, ovviamente, lo porta a casa per farne un pilastro della propria squadra. Nella capitale ritrova anche Eusebio Di Francesco che lo accompagna nella sua crescita facendolo esordire in Champions contro l’Atletico Madrid.
Nonostante si trovi in un gruppo di giocatori già affermati come Nainggolan, De Rossi e Strootman (tutti nel suo reparto, quello di centrocampo), si riesce a ritagliare il suo spazio mettendo insieme nella prima stagione ben 28 presenze in campionato e 8 in Champions League (dove la Roma arriva clamorosamente in semifinale).
Con l’uscita di scena di De Rossi prima e Florenzi poi, si conquista anche i gradi di capitano, diventando sempre di più perno dei giallorossi e titolare inamovibile. E infatti, nonostante le critiche che ogni tanto si sentono su di lui da parte della tifoseria, ogni allenatore che arriva difficilmente lo leva dal campo. Buon ultimo Mourinho che in una recente conferenza stampa ha dichiarato che se ne avesse 3, li schiererebbe tutti in campo.
Stiamo parlando di Lorenzo Pellegrini.