Lukaku, oggi in gruppo: obiettivo Leverkusen | E torna il problema Lega

Il belga ex Inter spinge per rientrare

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LA GRINTA DI ROMELU LUKAKU ( FOTO FORNELLI/KEYPRESS )

Ieri a Trigoria non c’era quasi nessuno: giorno libero dopo la fatica di Napoli, si tornerà a lavorare oggi. Ma qualcuno c’era eccome ed era un gigante, sia di fisico sia nelle attese. Romelu Lukaku era lì: per farsi trovare pronto già da oggi, quando tornerà in gruppo, con la voglia di esserci a tutti i costi giovedì contro il Leverkusen, scrive La Gazzetta dello Sport. Mentre si delineano i profili che la nuova dirigenza giallorossa cercherà in estate, un altro scontro con la Lega vede uscire la Roma con le ossa rotte.

Big Rom torna ad allenarsi in gruppo: un mese al top per rimanere anche l’anno prossimo

Dopo aver saltato le partite contro Bologna, Udinese (il recupero) e Napoli a causa del risentimento muscolare al flessore della gamba destra, adesso Big Rom non ci pensa neanche a saltare anche la semifinale d’andata di Europa League, quella che metterà la Roma di fronte agli invincibili di Xabi Alonso. Al Maradona, ma anche in precedenza all’Olimpico contro il Bologna, l’assenza del gigante belga si è sentita eccome. Insomma, giocare con Lukaku è una cosa, senza un’altra. D’altronde l’Europa League è davvero il giardino di casa sua: Lukaku ci si trova benissimo, come dimostrano i 27 gol in 43 partite segnati. Di cui sette arrivati in questo torneo, in 11 delle 12 partite giallorosse giocate.

A Romelu, tra l’altro, sono rimaste poche partite per sperare di disegnare un futuro diverso da quello previsto, con il ritorno al Chelsea. Lui spera sempre che i Blues accettino il rinnovo del prestito in giallorosso, ovviamente oneroso come quello di quest’anno (per cui la Roma ha dovuto sborsare circa 6 milioni di euro). Ma per convincere i Friedkin a puntare ancora su di lui deve cambiare marcia proprio in questo finale, tornando dominante come ad inizio stagione, magari garantendo un viaggio in Irlanda il 22 maggio ai tifosi giallorossi…

De Rossi: “quando non c’è Paredes si sente” | Parte la ricerca dell’erede

Mancano ancora quattro partite di campionato e due (almeno) di Europa League, ma alcune dichiarazioni di Daniele De Rossi accendono inevitabilmente la curiosità di tifosi e addetti ai lavori in ottica mercato estivo. Dopo il pareggio contro il Napoli l’allenatore giallorosso ha sottolineato quanto la squadra abbia fatto fatica a giocare senza Paredes e quanto l’assenza dell’argentino si sia fatta sentire: “Questa è una rosa costruita con non troppi palleggiatori a centrocampo. Quando non c’è Paredes si sente, ma dobbiamo fare meglio perché non ci può essere sempre”. Ecco dunque che, a poche settimane dall’inizio del calciomercato, appare evidente quale sarà una delle prime richieste di De Rossi alla società per rinforzare la rosa. In attesa di scoprire chi sarà il nuovo direttore sportivo che guiderà la Roma nel calciomercato, è possibile ipotizzare che per il vice Paredes la società vorrà puntare su un profilo giovane da far crescere alle spalle dell’argentino, come fatto a gennaio con Baldanzi, acquistato per fare il vice Dybala e prenderne il posto in futuro. Per i nomi è ancora presto, anche perché la Roma deve ancora annunciare il nuovo direttore sportivo. La testa, per il momento, è solo al presente e alle prossime importanti sfide.

Altro scontro con la Lega, altra sconfitta per la Roma

Un nuovo affondo, un altro rifiuto. La Roma insiste con la Lega dopo il caso del recupero di Udine: «Visto che l’Atalanta ha diritto a giocare lunedì contro la Salernitana, dopo una trasferta europea, è giusto che anche noi giochiamo lunedì 13 lo scontro diretto con l’Atalanta» è il senso della lettera che la società ha spedito ieri mattina, prima che venissero pubblicati gli anticipi e i posticipi della trentaseiesima la giornata. Niente da fare: Atalanta-Roma si giocherà a Bergamo domenica 12 alle 20.45, scrive il Corriere dello Sport. Il problema è che l’Atalanta tre giorni dopo, il 15 maggio, gioca la finale di Coppa Italia.

E anche se la Roma ha proposto alla Lega di spostare l’evento di un giorno, non c’è stato verso di cambiare il calendario per due ordini di motivi: 1) la finale di Coppa Italia tra Juventus e Atalanta, che si gioca proprio a Roma, ha già attivato un’organizzazione di massa dei tifosi delle due squadre, che hanno prenotato il viaggio per essere all’Olimpico di mercoledì e non di giovedì: ieri, prima giornata di distribuzione, sono stati venduti 7.000 biglietti; 2) se l’Atalanta conquistasse la finale di Europa League (in programma per mercoledì 22 maggio), poi non potrebbe beneficiare dell’anticipo al sabato che è uno dei benefici sempre accordati dalla Lega alle squadre finaliste in una competizione internazionale (anche la Roma, prima di giocarsi la coppa a Tirana e a Budapest, usufruì dell’anticipo). La Roma, conoscendo il regolamento, intuiva che la nuova richiesta sarebbe stata respinta. Ma ha voluto lo stesso fare un tentativo “politico” per sottolineare l’irritazione di chi non si sente sostenuto nei propri sforzi. Proprio ieri il presidente della Lega, Lorenzo Casini, ripeteva che «non esisteva altra opzione rispetto al 25 aprile per Udinese-Roma: abbiamo anche offerto alla Roma di giocare a Napoli di sabato» e che «per Atalanta-Fiorentina le date possibili sono due: 22 maggio o 2 giugno». Dipende tutto dall’eventuale qualificazione dell’Atalanta per la finale di Dublino. Ma un conto è giocare con la Fiorentina magari ancora impegnata nella lotta a un posto in Europa, e un conto è recuperare la partita a giochi fatti, con la concreta ipotesi che la vittoria serva solo all’Atalanta. Da Trigoria infatti filtra ancora un enorme fastidio. «E’ un altro colpo all’integrità del campionato» sussurrano alla Roma. Secondo i Friedkin, sarebbe stato più logico far giocare la prosecuzione di Udinese-Roma e il recupero tra Atalanta e Fiorentina nello stesso giorno.