All’Inter la sfida di San Siro, ma il Napoli recrimina
La dodicesima giornata di Campionato segna il netto riavvicinamento dell’Inter alla vetta; se chi vince ha sempre ragione i conti di… Conte, almeno in campionato, cominciano a quadrare. I nerazzurri come al solito soffrono parecchio anche per avere ragione del Napoli che forse, complessivamente, gioca anche meglio, sfiorando ripetutamente la rete del pareggio nonostante l’inferiorità numerica susseguente alle proteste di Insigne dopo la concessione del rigore che poi Lukaku, senza sforzo, realizza decidendo il big match. Per una volta non ci sentiamo di condividere lo sfogo di Gattuso, solitamente molto onesto e schietto nelle sue dichiarazioni, andato su tutte le furie per l’espulsione del suo capitano.
Destro ex al veleno; il Milan però resta primo ed imbattuto
Il Milan resta ancora al comando con un solo punto di vantaggio sui “cugini”, ma il secondo 2-2 consecutivo fa scattare un piccolo allarme; i rossoneri mostrano il solito carattere recuperando due volte lo svantaggio ma i gol subiti, specie contro formazioni di seconda o terza fascia, cominciano ad essere troppi, proprio come le assenze, pesantissime, di alcuni dei suoi migliori giocatori. Proprio dal recupero di quest’ultimi passerà la possibilità della formazione di Pioli di mantenersi su questi livelli, fermo restando che l’obiettivo iniziale era quello di tornare in Champions League e non certo di competere per il titolo.
La Juventus smarrisce Ronaldo e trova Chiesa
Rigori realizzati a parte il portoghese non sta certamente attraversando il suo miglior momento di forma e la prestazione contro l’Atalanta, della quale il penalty sbagliato (bravo comunque a Gollini) è soltanto la punta dell’iceberg, lo sta ampiamente a dimostrare. Se poi ci si mette anche l’infallibile Morata ammirato finora a sbagliare gol facili facili allora è chiaro come i bianconeri non siano riusciti a superare una compagine sempre compatta e combattiva come quella di Gasperini, sia pure meno brillante del solito ed alle prese con la spinosa vicenda Gomez. Bene Federico Chiesa che sembra ormai essersi integrato nella rosa juventina guadagnandosi il posto da titolare.
I fratelli Inzaghi si dividono la posta ma a ridere è solo Superpippo
Continua la crisi della Lazio che dopo la sconfitta con l’Hellas rimedia un punticino piccolo piccolo in quel di Benevento. I giallorossi giocano un calcio discreto, non si chiudono e ribattono colpo su colpo alle azioni offensive dei biancocelesti che restano davvero in partita soltanto fino al 45’ quando la rete del pari di Schiattarella ne spegne le già non proprio roventi velleità. Alla fine è Reina a compiere due interventi importanti che evitano un altro “cappotto”. Immobile da solo non basta più e le pecche di un reparto arretrato rinforzato poco e male durante la sessione estiva del mercato vengono clamorosamente alla luce, specie con Acerbi assente. E le prossime avversarie si chiamano Napoli e Milan…
Un brodino per Prandelli; tante emozioni al Picco
La Fiorentina tira un piccolo sospiro di sollievo evitando grazie al rigore di Vlahovic l’ennesima sconfitta in casa col Sassuolo passato in vantaggio grazie a Traore. I viola non sono affatto usciti dalla crisi e la classifica continua a far paura ma almeno il punticino dona un minimo di serenità per riprendere il cammino.
Non si risparmiano niente Spezia e Bologna che regalano un match ricco di emozioni e sussulti. Doppio N’Zola per i padroni di casa (finalmente tornati nel loro stadio) e rimonta clamorosa dei felsinei con Barrow che sigla al 92’ il gol del pari per poi sbagliare nel recupero il rigore del possibile e clamoroso sorpasso!
La Roma non si ferma più e sale al terzo posto; il Torino perde ancora e sprofonda: oea è ultimo!
La Roma vince l’ultimo posticipo di giornata affondando ancora di più il Torino, ora ultimo in classifica al pari del Crotone. I granata patiscono l’espulsione frettolosa di Singo (sacrosanto il primo giallo, decisamente meno il secondo) ma nel complesso hanno poco di cui lamentarsi; il gioco latita al pari della proverbiale combattività che si vede soltanto a tratti, specie nella parte finale della gara quando ormai i giallorossi avevano tirato i remi in barca. Fonseca sembra aver decisamente trovato la quadratura dei suoi uomini che infatti occupano il campo con personalità e sicurezza. La prossima sfida con l’Atalanta potrebbe darci la dimensione reale della Roma di quest’anno: uscire indenne da Bergamo od addirittura portare via i tre punti significherebbe lanciare un messaggio concreto al Campionato…