L’ex allenatore della Spagna, Luis Enrique, esonerato dopo l’uscita delle Furie rosse dal mondiale in Qatar agli ottavi di finale contro il Marocco, ha parlato ai microfoni di SER Deportivos Gijón, ovvero la radio della sua città natale. Nella lunga intervista il tecnico si è espresso senza contromisure riguardo al suo futuro.
Le parole di Luis Enrique
Sul futuro: “Finora non ho avuto offerte da squadre, ma so dell’interesse di alcune nazionali. Non voglio fare nomi, ma non escludo di allenare una nazionale. La verità è che non ho piani: ora sono molto convinto di concentrarmi su me stesso, su ciò che fa bene al mio corpo e alla mia mente. Mi godo il tempo libero, viaggio il più possibile, vado a trovare i miei amici, sono cose che trovo appaganti. Non so quando tornerò ad allenare, dipenderà da eventuali offerte interessanti”.
LE VOCI SULL’INGHILTERRA: “Ho un’attrazione particolare per l’Inghilterra, mi piacerebbe andare in Inghilterra per lavorare. Seguo anche le grandi squadre in Spagna. L’Inghilterra è un campionato interessante. È chiaro che sono influenzato perché mi piacerebbe lavorare lì. Ma non voglio ingannarvi, non andrò in una squadra qualsiasi. Vorrei andare in una squadra che possa fare cose importanti. E ci sono molti allenatori di livello mondiale che vogliono andare in Premier. Quindi non mi faccio illusioni. Ma questo non significa che non andrò ad allenare in Spagna“.
Sul Brasile: “Non credo di essere l’allenatore giusto per una nazionale come il Brasile, nessuno mi ha chiamato. Mi piacciono i giocatori di qualità, li scelgo sempre, ma non so se sarei il più adatto per una nazionale di quel livello.
Sull’esperienza di Twitch: “Ho molte richieste di interviste e sono sempre interessanti. Non guardo la stampa spagnola, non guardo i social media. Leggo solo la stampa inglese. Quando sei immerso nel calcio professionistico, non puoi piacere a tutti e non puoi controllare quello che si dice di te. Siccome non mi interessa quello che dicono, mi diverto a modo mio. Grazie alle sessioni di streaming durante la Coppa del Mondo abbiamo potuto ricevere l’affetto dei tifosi. Una cosa è quello che dicono i media e un’altra è la realtà, e gli streaming sono serviti a unire giocatori e tifosi. Twitch è stato un esperimento che ha funzionato ed è stato molto positivo. Mi piace godermi questi momenti in cui non si fa notizia. Mi piace molto fare l’allenatore, ma mi piace anche la mia vita al di fuori del calcio”.