Luca Toni nella conferenza stampa di questa mattina ha spiegato i motivi del suo divorzio con il Verona
Luca Toni questa mattina ha voluto spiegare i motivi del suo divorzio conn l’Hellas Verona, in particolare è intervenuto spiegando il suo rapporto con il Presidente Setti, con Filippo Fusco e sull’esperienza di Verona, città che a suo dire gli ha fatto vivere una seconda giovinezza.
Ecco uno stralcio della sua intervista, parole tratte da TMW:
L’esperienza di Verona:” A Verona sono stati quattro anni stupendi. Ho vissuto una seconda giovinezza. Quando sono arrivato, mi sono rimboccato le maniche per far capire che potevo regalare qualcosa di importante per questa città. Ringrazio i tifosi, la dirigenza e chi ha permesso questa bellissima esperienza. L’ultima gara con la maglia gialloblù non la dimenticherò mai”.
I motivi dell’addio:”Non si può piacere a tutti. Io sono uno vero e chi sa come la penso può capire la mia scelta. L’addio non riguarda questioni di soldi. Se c’è la voglia si va oltre a questi aspetti. Mi avevano proposto tre anni da dirigente dopo l’anno da capocannoniere, ma poi è arrivata la retrocessione. Ripartire non è mai facile. Ho accettato comunque di firmare un contratto per un solo anno perché volevo riportare la squadra in A, dove l’avevo lasciata. È stata però una stagione dove ho fatto tutto e niente. Ho osservato i giovani e tutti i professionisti per imparare questo nuovo mestiere. Il punto è che quando le cose andavano male, Luca Toni non faceva bene. Al contrario, invece, lo faceva. Penso che, dopo 22 anni di calcio, avendo visto club organizzati e altri molto meno, mi sono fatto delle idee importanti sulla gestione di una squadra. Nonostante tutto, in questa stagione non ho mai voluto prendere una decisione. Anzi, studiavo e cercavo di capire dove poter intervenire tenendo sempre presente il concetto di condivisione”.
I rapporti con il Presidente Setti:” Il Presidente ribadiva di voler fare tutto da solo, delegando in parte Filippo Fusco, bravissimo direttore che però deve ancora dimostrare il suo valore in A. Con il budget a disposizione, i risultati dovevano essere altri. Parole, quelle del Presidente, che se fossero state pronunciate da Rummenigge, ammesso potesse dire certe cose, avrei potuto comprendere. Se lo dice Setti, con il quale ho ancora un ottimo rapporto, capisco meno. Luca Toni deve essere un valore aggiunto. Da qui, umilmente, dico grazie alla società e prendo un’altra strada”.
Toni adesso andrà in vacanza con la famiglia, per lui si aprono due strade, quella di commentatore TV, oppure quella di frequentare il corso da Direttore Sportivo.