Vittorie pesantissime per Baroni e Ranieri che restano in serie A; il Sassuolo precipita in B
Verdetti definitivi nella penultima giornata di Serie A; il Cagliari espugna il campo del Sassuolo in uno scontro diretto senza appelli, si salva e spedisce in cadetteria i neroverdi dopo 11 anni di permanenza nel nostro massimo campionato. Ennesima impresa per mister Ranieri, non tanto per il valore assoluto della sua squadra, probabilmente più forte di molte delle concorrenti dirette, quanto per quello che è trapelato dall’interno dello spogliatoio, fermo e compatto nel trattenere il tecnico che all’indomani della sconfitta interna con la Lazio era deciso a rassegnare le dimissioni per dare una forte scossa all’ambiente. Per gli emiliani, che hanno pagato un mercato sbagliato e soprattutto l’assenza di Berardi, infortunato per tre quarti della stagione, si tratterà di ripartire dal basso, cercando di ricostruire un miracolo a lungo apparso più che reale, con la squadra persino in Europa e tanti giovani valorizzati e lanciati nell’olimpo del calcio. Non da meno, anzi, il percorso di Baroni e del suo Verona; la società, in difficoltà economiche, ha costruito con fatica la squadra in estate per poi smantellarla completamente nel mercato di gennaio, consegnando al tecnico ex Lecce una formazione piena di scommesse e calciatori da svezzare o rilanciare. Nonostante ciò i gialloblù nel girone di ritorno hanno totalizzato più punti rispetto all’andata, strappando il pass per un altro anno di A con una giornata d’anticipo. Se non è un miracolo sportivo, poco ci manca.
Empoli, Frosinone e Udinese ancora in ambasce; la Roma tifa Atalanta
Restano in sospeso le sorti di Empoli, Frosinone e Udinese, con quest’ultime che si affronteranno allo Stirpe nell’ultima gara mentre i toscani se la vedranno in casa con la Roma, ormai certa del sesto posto e attenta a quanto succederà, a partire da questa sera, all’Atalanta. Se gli orobici oltre a vincere l’Europa League col Leverkusen dovessero confermarsi al quinto posto in classifica libererebbero un’altra “piazza” per la Champions, consentendo l’ingresso anche ai giallorossi nella massima competizione continentale per club.