Il presidente della Lazio, Claudio Lotito è stato intervistato dal “Messaggero”. Il tema, ovviamente è legato ai numerosi arresti arrivati negli ultimi giorni tra le tifoserie di Milan e Inter.
Lotito: ”Ancora oggi vivo sotto scorta, ricevo minacce telefoniche, anche 7-8 al giorno, cortei e cori contro, volantini con la mia tomba e le candele, ma tengo il punto e non mi piego”.
Il patron biancoceleste poi continua dicendo: “Sono contro i soprusi. Mi ribello con tutti i mezzi legali che ho a disposizione”. E infine arriva a parlare del presente: “La contestazione? Non c’entra nulla il mercato o la Lazio che, come testimoniano i fatti, non ha subito nessun ridimensionamento e lo sta dimostrando. È una scusa per costringermi a vendere perché non ho mai ceduto a nessun privilegio.”