Lotito si espone sulla vicenda Juventus e sul suo rapporto con Agnelli
Il presidente della Lazio Claudio Lotito, intervenuto al Premio Colalucci, ha parlato della vicenda giudiziaria che riguarda la Juventus e del suo rapporto con Andrea Agnelli, ex presidente bianconero. Ecco le parole di Lotito:
“Non faccio il magistrato. Tutti quando vincono salgono sul carro, poi scappano quando c’è qualche problema, scappando oltretutto dalle persone da cui tutti si sono abbeverati. Ci sono squadre che hanno guadagnato tanto dalla vendita di due giocatori, se non ci fosse stata la Juve non avrebbe incassato 160 milioni. Oggi tutti parlano male della Juve, ma ha contribuito al sostentamento del calcio italiano“.
Ha sentito Agnelli?
“L’ho visto al Senato e l’ho abbracciato“.
Gli ha consigliato qualcosa?
“No, non c’è problema. Mi ha dato un’impressione dal punto di vista umano non giusta rispetto a ciò che ha dato al calcio italiano. Dire che la Juve sia il male del calcio italiano non è giusto. Oggi tutti si scatenano per creare dissidi nei confronti della Juve. Un conto è la politica, un altro il valore umano. Andrea è uno che lavora. Ci incontravamo in ufficio da me alle 8, vuol dire che si svegliava alle 5, alle 6“.
Le plusvalenze?
“Non so cosa siano, io sono per le valenze. Quando uno vale, lo mette sul campo. Valgono i fatti, nella vita contano i fatti e non parole“.