Lione-Juventus, Garcia provoca i bianconeri: “Con il Var niente violino”

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Lione-Juventus, Garcia provoca i bianconeri

Lione Juventus Garcia | “Il momento no della Roma? Non so se abbia inciso la transizione societaria, non conosco i dettagli. Ho visto la partita di Bergamo, sarebbe stato meglio non perderla ma si può rimediare. Sono convinto che la squadra alla fine andrà in Champions”. Lo ha detto l’ex tecnico giallorosso, ora all’Olympique Lione, Rudi Garcia in un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport oggi in edicola. A Fonseca dico “di tapparsi le orecchie e andare avanti con le sue idee – ha aggiunto il francese – Mi hanno parlato bene di lui, l’ho anche incontrato in un forum a Nyon. Se prima di Natale funzionava, tornerà a funzionare. Pressioni normali nelle grandi squadre? Lo sono in tutti i club, in verità. Anche i più piccoli. A Roma semmai la particolarità è la grande attenzione mediatica”.

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Notizie Juventus, la provocazione del tecnico

Ma la parte più interessante dell’intervista è quella che riguarda il famoso Juventus-Roma 3-2, quello del 5 ottobre 2014, quando il tecnico francese si esibì nel gesto del violino per contestare le decisioni dell’arbitro Rocchi. “Il violino è rimasto nell’armadio quando ho
lasciato l’Italia…Mi venne istintivo – ricorda -, volevo difendere la mia squadra da quello che ritenevo fosse un torto. Ma sono cose che succedono, in campo”. Ma poi chiarisce. “Non ho mai avuto la sensazione che la Juventus fosse aiutata dagli arbitri. Ma con il Var gli arbitraggi sono più giusti. Una cosa che noi allenatori chiediamo agli arbitri
è di non accontentarsi del silent check. Dovrebbero andare a rivedere tutti gli episodi contestati invece di aspettare in mezzo al campo la conferma. Altrimenti l’arbitro vero diventa il Var”.

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