L’Inter si rialza, ed ora testa alla Juve

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Inter
LA FORMAZIONE DELL’INTER ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
L’Inter disintegra il Lecce e ognisperanza di Marco Baroni che sognava forse di incontrare un’avversaria più fragile dopo l’amara sconfitta subita a Bologna. E invece, no. Non è cosi che è andata, sfortunatamente per i tantissimi tifosi salentini presenti a riempire il terzo anello blu del Meazza.Poco più di 75 mila gli spettatori accorsi a San Siro in una domenica pomeriggio che sa di inizio di primavera.La formazione meneghina è la prima, poco dopo le 17:20, a presentarsi in campo per il riscaldamento pre partita, ma il Lecce non si fa troppo attendere. Poco prima del fischio d’inizio l’atmosfera è già calda e la curva Nord comincia già a cantare. Ore 18:00, finalmente, il fischio d’inizio.
LE FORMAZIONI Inter (3-5-2): Onana; Darmian, Acerbi, Bastoni, Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Gosens; Lautaro, Dzeko. All.: Simone Inzaghi
Lecce (4-3-3): Falcone; Gendrey, Tuia, Untiti, Pezzella; Maleh, Hjulmand, Gonzalez; Strefezza, Ceesay, E) i Francesco. All.: Marco Baroni
LA PARTITA
L’Inter parte subito forte e il primo tiro in porta. arriva dopo soli due minuti e parte da Calhanoglu, ma Falcone evita la beffa immediata. Anche Skriniar, poco dopo, tenta il tiro in porta. Il Lecce, invece, riesce ad invadere la metà campo nerazzurra per la prima volta al 9º minuto, quando Sissé ha la meglio su Darmian e riesce a spingersi verso la porta, ma Onana è bravo a evitare il guaio. Dopo diversi tentativi, al 29º arriva il gol che sblocca la partita: riceve palla Nicolò Barella che è bravo a liberarsi dal pressing avversario e, in orizzontale, passa alla sua sinistra in direzione di Mkhitaryan che, di prima intenzione, con un gran destro a giro, infila in rete il gol dell’1-0. Dopo 3 minuti di recupero, il primo tempo si conclude con una buona prestazione da parte di tutti i nerazzurri che meritano nettamente il vantaggio conquistato.Il secondo tempo inizia senza variazioni in campo. Al 52′ i meneghini trovano il raddoppio: Dumfries lancia un ottimo cross dalla destra in mezzo all’area a cercare Lautaro che riceve e, di prima, inserisce il pallone proprio alle spalle del portiere. Bellissimo gol del Toro. Baroni, quindi, decide che è il momento di effettuare i primi cambi. Al 66′ in area accade qualcosa che forse andrebbe rivisto al VAR, in quanto Gosens viene brutalmente colpito alla gamba da forse più di un difensore avversario: il tedesco rimane a terra qualche minuto e il fallo in area è abbastanza evidente, ma per l’arbitro non è un contatto da rigore. Decisione alquanto discutibile, e anche il pubblico di casa fa sapere, tra fischi e mugugni, di non essere d’accordo con il direttore di gara, che si disinteressa e passa oltre. Al 70′ arrivano i primi cambi anche in casa Inter: Lukaku e Brozovic per Lautaro e Mkhitaryan. Altri due cambi già pronti poco dopo: D’Ambrosio al posto di Dumfries e Gagliardini per Calhanoglu. Al 90°, infine, dopo altri due cambi in casa Lecce, Inzaghi fa uscire anche Gosens per sperimentare il classe 2003 Zanotti. E dopo 3 minuti di recupero, arriva il triplice fischio.L’Inter vince. E convince. Non era certo una gara semplice per Inzaghi dopo le parole di Marotta arrivate in settimana che, dopo la sconfitta di Bologna, hanno un pò lasciato intendere che il mister fosse stato messo in discussione. Ottima prova di coraggio e di reazione da parte di Inzaghi, quindi, ma ottima anche la performance dei ragazzi in campo. Una nota di merito particolare, però, questa volta ci sentiamo di darla a Robin Gosens che a gennaio era ‘praticamente sul mercato e ieri, invece, è stato tra i migliori in campo. Brava (e bella) Inter!