L’importanza di Alvaro, nuova avventura per Morata

Alvaro Morata

L’importanza di aver preso Morata

80 milioni di euro sono una bella cifra: nel vecchio conio equivalgono a circa 155 miliardi delle vecchie lire. Quante cose si possono fare con 80 milioni di euro? Tante, tra cui comprare Álvaro Morata. L’attaccante spagnolo da ieri è un giocatore del Chelsea, club londinese di Premier League noto per offrire contratti faraonici ai propri calciatori strappandoli alle avversarie versando molti zeri nelle loro casse.

Nella loro storia i Blues hanno tesserato, con Morata, undici giocatori spagnoli ma mai nessuno era mai stato pagato così tanto. Anzi, nessun giocatore spagnolo è mai stato pagato così tanto nella storia del calcio: lo stesso Chelsea aveva stabilito il precedente record, pagando 58 milioni di euro al Liverpool per portare a Stamford Bridge Fernando Torres.

Morata si è accordato con il club di Abramovich per cinque anni di contratto alla modica di cifra di 9 milioni di euro a stagione. Che nel vecchio conio equivalgono a poco più di 17 miliardi di lire.

Álvaro Morata vale questi soldi? Assolutamente si. E per almeno quattro motivi: a) è un 1992 b) ha un fiuto del gol come pochi c) è un vincente d) è forte. Lo sanno bene i tifosi della Juventus, avendolo avuto allo “Stadium” due stagioni (2014-2016), segnando 27 gol, tra cui due gol nella semifinale contro il Real Madrid e la rete che aveva rimesso in carreggiata la Juventus contro il Barcellona a Berlino nella finale di Champions League. A Torino Morata vinse due scudetti, una Coppa Italia, una Supercoppa: quindici reti in quarantasei partite la prima stagione, dodici reti in quarantasette partite la successiva, con il record di cinque gol segnati in Champions League come del Piero e il gol vittoria, al 110′, nella finale di Coppa Italia contro il Milan.

Morata era giunto alla corte bianconera per la cifra di 20 milioni di lire, ma al termine della seconda stagione il Real versò 30 milioni nelle casse del club di corso Galileo Ferraris in base alla famosa recompra: Morata a Madrid e Juventus che tesserava Gonzalo Higuain per 90 milioni. La maglia numero 9 passava da un giocatore di prospettiva ad uno già affermato. Molti tifosi furono dispiaciuti per la cessione di Morata, ma la recompra era la recompra.

Morata titolare al Madrid quindi? Poche volte, solo diciannove (su 43 partite totali) segnando comunque 20 reti complessive tra campionato, Copa del Rey e Champions.

Nonostante le merengues credano in lui, Morata ha sempre voluto essere protagonista in campo ma, “per colpa” di Karim Benzema, anche questa stagione non sarebbe partito titolare. Per questo motivo, in questa finestra di mercato, si erano fatte sotto il Manchester United ed il Milan: un suo approdo in Premier era probabile, un suo ritorno in Serie A era praticamente fatto. E invece lo United ha tesserato Romelu Lukaku mentre i rossoneri volevano la ciliegina sulla torta di una campagna acquisti faraonica, ovvero Álvaro Morata. E invece l’attaccante di Madrid ha firmato un contratto top con una squadra che, come dice l’inventore del detto “vecchio conio”, Paolo Bonolis, “zitta zitta, cacchia cacchia”, si è rinforzata con uno degli attaccanti più forti e di prospettiva d’Europa. Se i Red devils hanno speso cinque milioni in più per portare ad Old Trafford l’attaccante belga, Fassone&Mirabelli hanno tergiversato un po’ troppo e sono stati beffati dal Chelsea e da Antonio Conte.

Conte e Morata, due che potevano lavorare insieme se il tecnico salentino, il 14 luglio 2014, non avesse lasciato Vinovo per allenare la Nazionale italiana. Morata arrivò a Torino cinque giorni dopo e quindi niente mister Conte ad allenarlo.

Eppure nonostante l’ingaggio di Morata e di Rudiger, al Chelsea manca ancora qualcosa. O meglio, le avversarie in Patria si stanno irrobustendo mentre le avversarie di Champions piano piano si stanno rafforzando. Dovrebbero salutare Stamford Bridge Matic e, soprattutto, Diego Costa. E proprio dell’attuale numero 9 blues Morata sarà l’erede. E non solo perché è spagnolo come lui: Morata è il nuovo punteros del club, quello che i tifosi sperano possa portare in cascina tante reti per rivincere in Premier e tornare a giocare in Champions dopo un anno sabbatico, magari puntando alla finale di Kyev. E nella coppa più importante di tutte, Morata ha sempre dato il meglio di sé: due vittorie (entrambe con il Real) con undici reti segnate in trentacinque partite. E senza avere ancora 25 anni (li compirà il prossimo 23 ottobre).

E per questo motivo il Chelsea lo ha comprato sborsando la cifra monstre: senza Lukaku e (ormai) Diego Costa, Alvaro Morata sarà la punta di riferimento, colui che dovrà prendersi sulle spalle l’attacco insieme a Pedro, Batshuayi, Hazard dietro la fantasia di Fabregas e la garra di Kanté.

Chi invece ne esce male (tra virgolette) in questa vicenda è il Milan. Il club rossonero è il padrone incontrastato di questo calciomercato, ma nel puzzle di Montella manca la prima punta. E il nome che ha fatto scaldare i tifosi era proprio quello di Morata, colui che sarebbe servito alla squadra per apparire davvero la rivale più accreditata per vincere lo scudetto. Non che ora senza Morata sia più debole, ma se avesse preso anche lui i tifosi del Milan non vedevano l’ora di aprire la caccia, dopo anni di vacche molto magre, alla Juventus e al ritorno in Champions League.

E invece il Chelsea, ha fatto un acquisto ponderato e di prospettiva. Ora la palla toccherà allo stesso Morata, perché il calcio inglese non è né quello spagnolo né quello italiano, ma molto diverso. Fra meno di un mese la Premier inizierà e sarà il campo a parlare.

A oggi i tifosi del Chelsea possono ricominciare a sognare, mentre quelli rossoneri dovranno cercare un altro bomber. Arriverà o non arriverà? Vedremo come saranno le prossime “cose formali” di Fassone&Mirabelli.