Li E Zhang pensano in grande

Milan Inter
Inter-Milan - ph Scali/KeyPress

SE SI FARA’ IL CLOSING, IL PROPRIETARIO DELLA “ROSSONERI S.I.L.” HA GIA’ IN MENTE QUALI STRATEGIE DI MERCATO INTAVOLARE PER LA PROSSIMA ESTATE. MA “SUNING” NON STA A GUARDARE, FAIR PLAY FINANZIARIO PERMETTENDO.

La Sino Europe non esiste più, passata agli archivi fra i tanti sedicenti pretendenti al soglio del Cavaliere. Li Yonghong però non bada a indugiare e decide di fare tutto da solo, con la sua “Rossoneri Sport Investment Lux”, società offshore che ha il vantaggio di non stare sotto il cappio della nomenklatura dagli occhi a mandorla. Il 14 Aprile, salvo altri clamorosi colpi di scena, dovrebbe finalmente celebrarsi il passaggio di consegne.

In chiave mercato, Li pare avere già le idee molto chiare, come del resto Fassone e Mirabelli, che si sono già mossi a Gennaio quando sembrava imminente il cambio di proprietà per Marzo. In primis occorre rinnovare il contratto di Gigio Donnarumma, giocatore ormai assurto al ruolo di simbolo del club per gli anni a venire. Raiola, da bravo giocatore di carte, si diverte a stuzzicare il Milan senza lesinare strizzatine d’occhio ad altri club. Il portiere rossonero, erede designato di Buffon in Nazionale, non si espone ma non è da escludere una sua partenza, a meno che Li non si presenti con una di quelle offerte che non si possono rifiutare.

Il nome di Fabregas circolava già in inverno, col consenso proprio del catalano, che con Conte al Chelsea ha avuto più di un problema a livello relazionale. Un altro nome che circola a casa Milan è quello di Musacchio, difensore del Villareal, che pare già promesso ai rossoneri la prossima estate. Il suo agente ha avuto un incontro con Fassone la settimana scorsa, e pare che per una cifra intorno ai 16 milioni di Euro l’affare si farà.

Suggestiva la pista tedesca, con Dahoud del ‘Gladbach quasi promesso al Dortmund, ma Fassone non demorde. Il closing del prossimo mese potrebbe essere cruciale per rilanciare l’offerta, e il valore del centrocampista dei Wohlen giustifica tale interesse. Per non parlare di Aubameyang, un sogno da 60 milioni di Euro da far tremare i polsi.

L’Inter, invece, ragiona su molti fronti, ma deve avere a che fare con quella “Spada di Damocle” chiamata Fair Play Finanziario. Basilare sarà sacrificare una pedina importante, purtroppo necessario per potersi muovere con maggiore libertà. Marcelo Brozovic piace da matti a Conte, e la sua quotazione di 50 milioni assicurerebbe una plusvalenza di 45 milioni al club nerazzurro. La sua cessione quindi come “male necessario”, con Ausilio pronto a piazzare il fendente decisivo per assicurare all’Inter le prestazioni dei giocatori in odore di nerazzurro da diverse settimane.

In difesa, la Beneamata dovrà apporre un deciso restyling, e i nomi di Manolas e De Vrij sono in cima ai pensieri di Zhang e Ausilio, ma non sono da escludere ulteriori ritocchi negli altri settori. Ma finora si tratta soltanto di suggestioni da ombrellone e non vi è stato ancora nulla di concreto.