La speranza, per le cinque italiane nell’urna di Nyon, era che Javier Zanetti e Alexander Frei, testimonial di Champions ed Europa League, avessero la mano calda e fossero forieri di buone notizie. Soprattutto perché nel mirino, il calcio italiano, ha l’Inghilterra e quel quarto posto in Champions che potrebbe essere di nuovo nostro in caso di sorpasso, quest’anno, nei confronti delle compagini di Sua Maestà. Tra il dire ed il fare però c’è sempre di mezzo il sorteggio. Un sorteggio che definire ostico sarebbe eufemistico.
Partendo dalla massima competizione continentale viene da sorridere, amaramente, viste le formazioni che Juventus e Roma si troveranno ad affrontare tra febbraio e marzo. Obiettivamente, oggi, ci sono forse solo tre squadre che sono “ingiocabili”: Barcellona, Bayern Monaco e Real Madrid. Come afferma la legge di Murphy, se una cosa potrà andrà male sicuramente ci andrà. Ecco bianconeri e giallorossi non potevano trovarsi avversari peggiori poiché le compagini di Rafa Benitez e Pep Guardiola sono rispettivamente la numero uno e due del ranking europeo oltre a disporre di una batteria di fuoriclasse, tra titolari e titolari –bis perché chiamarli panchinari sarebbe ampiamente riduttivo.
Buffon e compagni, dopo la finale dello scorso anno, puntano a ripetersi ma stavolta il cammino si presenta decisamente più ostico: proprio per l’avversario che la Juventus si troverà di fronte cresce il rammarico per quel primo posto buttato via in maniera sciagurata a Siviglia nei confronti del Manchester City. I Citizens, infatti, se la vedranno con la Dinamo Kiev: cliente scomodo ma di ben altro spessore rispetto alla corazzata teutonica.
Juventus e Bayern si sono incontrate 8 volte in Champions con 4 vittorie tedesche, tre italiane ed un solo pareggio. Le due formazioni non si affrontano da tre anni ed allora, nei quarti di finale, fu il Bayern di Jupp Heynckes a trionfare con un doppio 2 a 0: i bavaresi, in quella stagione, centrarono il Triplete. Le due squadre oggi sono molto diverse e Neuer e soci partono con tutti i favori del pronostico ma l’orgoglio, il carattere, la determinazione bianconera non ha eguali e chissà che non possa scapparci un miracolo.
Se Atene piange, Sparta non ride. La Roma torna nell’élite del calcio europeo dopo cinque anni: nel 2011 i giallorossi vennero travolti, in due partite, dallo Shakhtar Donetsk. Stavolta l’approdo agli ottavi di finale mette di fronte niente meno che il Real Madrid della premiata BBC (Bale, Benzema, Cristiano Ronaldo). Dopo aver affrontato, tra lo scorso anno e questa stagione, Bayern Monaco e Barcellona, ora a Garcia ed ai suoi ragazzi toccano le Merengues guidate, quest’anno, da Rafa Benitez. I capitolini hanno affrontato i blancos otto volte, con un bilancio di 3 vittorie, 4 sconfitte ed un pareggio. Missione sulla carta quasi impossibile, soprattutto perché la traballante retroguardia giallorossa dovrà fermare la potenza offensiva madridista ma ci sono due fattori che potrebbero dare una piccola speranza alla Roma: il primo è il mercato di gennaio, il secondo si chiama Kevin Strootman. Il ritorno dell’olandese potrebbe cambiare gli equilibri e la stagione di De Rossi e soci.
La situazione purtroppo, non migliora in Europa League dove sono impegnate Napoli, Fiorentina e Lazio. I partenopei, dopo una prima fase esaltante, non sono stati baciati dall’urna visto che li ha posti di fronte al Villarreal. Il Sottomarino Giallo, sotto la guida di Marcelino, è reduce dalla vittoria contro il Real Madrid e si trova saldamente nelle posizioni di vertice della Liga. Guidati da Soldado, Leo Baptistao e Soriano, i valenciani sono una compagine difficile da affrontare che puntano forte sull’impatto del Madrigal: lo stadio spagnolo è da sempre l’arma in più del Villarreal. I partenopei di Sarri, però, oltre che sul Pipita Higuain e su Lorenzo Insigne, puntano sulla tradizione: in quattro confronti con i gialli, gli azzurri hanno un bilancio di due vittorie, un pareggio ed una sola sconfitta.
I viola di Paulo Sousa, invece, ritrovano il Tottenham e, dopo una fase a gironi a corrente alternata, dovranno camabiare decisamente passo se vorranno superare il turno. Lo scorso anno Borja Valerio e compagni eliminarono gli Spurs al termine di due partite praticamente perfette ma i londinesi, in questa annata, hanno ritrovato il miglior Lamela ed hanno un Harry Kane in più nel motore. È forse la sfida più affascinante dei sedicesimi di Europa League e, sebbene il compito non sia dei più semplici soprattutto perché il ritorno si giocherà al White Hart Lane, la Fiorentina ha tutte le chance di passare agli ottavi di finale.
Ultima del lotto delle contendenti la Lazio che si troverà ad affrontare, in un derby cromatico, il Galatasaray. La più importante formazione turca annovera tra le sue fila giocatori che hanno calcalo la scena del campionato italiano come Sneijder, Podolski e Fernando Muslera ,ex di turno voglioso di rivincita. Non sarà facile per gli uomini di Stefano Pioli uscire indenni dalla Turk Telecom Arena, da sempre uno degli stadi più caldi del vecchio continente. Dopo quindici anni le due formazioni si affrontano di nuovo: allora, nel girone di Champions, la doppia sfida si concluse con un successo per parte. L’idea è che anche stavolta l’equilibrio possa farla da padrona.
Germania, Spagna (doppio confronto), Inghilterra e Turchia: se il fato voleva renderci la vita dura, c’è riuscito. Ma di solito è in queste situazioni che le compagine italiane tirano fuori il meglio di sé: i trionfi mondiali del 1982 e del 2006 sono lì a dimostrarlo.