Presente al Festival dello Sport in corso di svolgimento a Trento, l’ex calciatore, allenatore e dirigente Leonardo ha parlato del calcio italiano ai microfoni dei giornalisti presenti, tra cui TMW:
“Il campionato italiano è così difficile e aperto a tante squadre che oggi è veramente complicato dire chi può essere veramente la favorita. L’Inter è la squadra campione, quello sicuramente conta visto che c’è una continuità di tanti anni con lo stesso allenatore, gli stessi giocatori, lo stesso progetto e questo sicuramente dà stabilità. Poi il Napoli sta dimostrando di essere in crescita, una spinta importante può arrivare da Conte che è un motivatore, al di là della sua bravura. Il Milan lo vedo un po’ più in difficoltà, sta cercando una nuova identità con qualche problema. Diciamo che per vincere ad oggi è più distante”.
A proposito di mancanza di identità, può essere Morata il leader di questo Milan che ha bisogno di una personalità forte in campo? “Penso che già lo sia, anche se è arrivato da poco, conosce l’Italia e arriva da un Europeo vinto da capitano, quindi sicuramente con la forza di poter essere un leader e lo sta già dimostrando”.
Leonardo: “Tutti gli allenatori hanno bisogno di tempo, e così Fonseca. Su Ibra…”
Fonseca è l’uomo giusto per il Milan? “Chi sono io per dirlo… Ha appena cominciato e tutti gli allenatore hanno bisogno di tempo, sembra una cosa banale ma è così”.
Torneresti al Milan da dirigente? “Io sto bene a casa, non ho molta intenzione di tornare nel calcio come ha fatto prima. Come allenatore sicuramente è fuori discussione, ma neanche come direttore sportivo, dopo aver finito con il PSG ho deciso che avrei preso un’altra strada che sicuramente sarà nel calcio, perché è la mia vita, ma in una modalità diversa”.
Che impressione ti fa Ibrahimovic in quel ruolo? “Bella domanda (ride, ndr), diciamo che non rispondo”.
Hai conosciuto bene Mbappe a Parigi: come ti sembra al Real Madrid? “Non ho nessuna voglia di far polemica e commentare le singole situazioni, sapete il mio passato legato a tante cose”.
Leonardo: “Stimo tantissimo Thiago Motta, sono stato suo allenatore e suo direttore. Sta dimostrando il suo valore”
Thiago Motta sulla panchina della Juventus. “Una persona che io stimo tantissimo, ho seguito tutta la sua crescita, sono stato suo allenatore all’Inter, suo direttore al Paris Saint-Germain, mi fa molto molto piacere che lui stia dimostrando quello che sa e quello che è. Ha trovato il modo di impattare in modo positivo su una mentalità di gioco e di gestione che mi fa molto piacere”.
Cosa vuole fare Leonardo da grande? “Il calcio sta cambiando, le proprietà, le gestioni, i giocatori e gli allenatori. Quando dico che non farò più il direttore sportivo è perché forse io sono un ds con delle modalità classiche, magari mi vedo in questo nuovo calcio in maniera diversa. Sarà il tempo un po’ a determinare. Il calcio è in evoluzione”