Home Serie A Lazio News Lazio, Zaccagni: “Cuore e personalità per vincere il derby”

Lazio, Zaccagni: “Cuore e personalità per vincere il derby”

Mattia Zaccagni si è raccontato ai microfoni della Serie A per parlare della sua stagione e di Maurizio Sarri

MATTIA ZACCAGNI PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

A pochi giorni dal derby, Zaccagni si racconta ai microfoni ufficiali della Lega Serie A, parlando della sua stagione, e dell’importanza che sta avendo Sarri nella sua crescita.

Lazio, Zaccagni: “Sono migliorato sull’aspetto mentale ma anche su quello tecnico grazie al mister”

“Se è la mia miglior stagione? Si, è vero ma penso di poter fare ancora molto meglio, il salto di qualità l’ho fatto, ma ora viene la parte difficile perché devo confermarmi e dare continuità al mio rendimento su certi livelli. Sono migliorato sull’aspetto mentale ma anche su quello tecnico grazie al mister!”

Ecco a proposito di Maurizio Sarri, per te è stato molto importante. Quanto sta cambiando il tuo modo di giocare?

“A Verona giocavo come trequartista, ora sono un attaccante esterno: mister Sarri mi ha subito detto quando sono arrivato qui che il mio ruolo sarebbe stato quello di esterno sinistro. Anche se prima giocavo in posizione più centrale, questo ruolo mi piace, mi appartiene, anche se devo migliorare ancora molto. Sarri mi chiede continuamente di attaccare la profondità e di attaccare la porta su palla opposta”

Il Mister ti ha chiesto molto di più anche a livello realizzativo…

“Si, già in ritiro mi ha detto che prendeva la doppia cifra in questa stagione, e in realtà la pretendo anche io! Sto cercando in tutti i modi di arrivarci al più presto!”

Sei uno dei giocatori che subisce più falli in Serie A TIM…

“Subisco tanti falli, ma non solo quest’anno, anche gli anni scorsi. Credo il mio modo di giocare, il fatto che io sia brevilineo e rapido, porti un po’ i difensori a commettere fallo. Mi spiace essere fermato così quando punto la porta, ma questo è il gioco”

Al netto della posizione in campo sei più tigre o arciere?

“La tigre che ho tatuato sulla schiena è l’emblema della forza. Mi piace molto la tigre, ha caratteristiche che cerco di riportare quando scendo in campo. L’esultanza in cui lancio una freccia con l’arco, invece, è nata un po per caso una volta a Verona, ma non avevo in programma di continuare a esultare così dopo un gol. Invece quella rete con conseguente celebrazione è stata trasmessa durante il mio video di presentazione alla Lazio e da quel momento ho continuato a esultare così!”

Passeggiando per parchi e campetti si vedono tanti bambini esultare in quel modo dopo un gol…

“Per me è un onore che i tifosi mi considerino un simbolo della squadra. Cerco in tutte le partite di dare il massimo in campo e piano piano sto raccogliendo i frutti del lavoro”

Cosa vi manca per fare un ulteriore salto di qualità?

“Con le grandi abbiamo sempre fatto benissimo, forse ci è mancato qualcosina con le altre. Le grandi partite ci appartengono di più e troviamo più motivazioni. Dobbiamo migliorare in questo, mettendoci sempre più motivazione anche se chi gioca contro di noi sta dietro in classifica”

Domenica c’è il derby, una partita che si presenta da sola. Cosa ti aspetti?

“Sarà una sfida importantissima per la Champions e sarà importantissima perché è il derby. Le chiavi per vincere saranno cuore e personalità”

Ti ricordi il derby di andata?

Il derby di andata è stata la partita più sentita della mia carriera! Si respira un’aria, una tensione, un’atmosfera diversa. È una partita che soprattutto i ragazzi che sono qui da tempo ti trasmettono. È una gara unica che ti mette grande carica”

E tu come gestisci questi momenti?

“La tensione è giusto che ci sia, bisogna averla, poi sta a te trasformarla in energia positiva o negativa”

Non ha mai fatto gol alla Roma…

“Penso che segnare il gol decisivo nel derby sia il sogno di ogni bambino. Questo è il derby più sentito d’Italia, forse d’Europa, ce la metterò tutta!”

 

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