Il VAR non segnala un rigore ai laziali
E’ ancora guerra tra VAR e Lazio. Nell’incontro di Serie A contro il Cagliari, la squadra di Inzaghi perde punti importanti alla Sardegna Arena e ancora una volta è polemica con la terna arbitrale e con chi gestisce “l’occhio computerizzato”.
Cagliari che passa in vantaggio dopo 25 minuti di gioco grazie ad un provvidenziale rimpallo che finisce sulla testa di Pavoletti. La Lazio cerca subito il pareggio ed è proprio in una di queste occasioni che i biancocelesti chiedono un rigore. Immobile finisce in mezzo a Barella e Ceppitelli e viene atterrato in area da un evidente contatto, ma il VAR non segnala nulla. Vane le proteste degli ospiti, Guida fa proseguire. Il pareggio arriva qualche minuto più tardi, quando dopo una punizione di Luis Alberto, Ceppitelli devia la palla in rete beffando il proprio portiere. Nel secondo tempo sale ancora in cattedra il VAR e al 28esimo, arriva il rigore per i padroni di casa, dopo un goffo intervento di Strakosha e Luiz Felipe nei confronti di Pavoletti. Si presenta Barella sul dischetto che non sbaglia e porta nuovamente in vantaggio i sardi. Gli ospiti tornano all’assalto e il Cagliari si difende come può e i tifosi iniziano a gioire per i tre punti. La beffa arriva però al quinto minuto di recupero, quando Felipe Anderson serve la palla del pareggio a Ciro Immobile, che fa saltare in piedi tutta la panchina laziale. Un punto che non accontenta nessuno; il Cagliari è ancora ad un passo dalla zona calda della classifica, mentre la Lazio non è riuscita ad accorciare le distanze dai cugini.