Il cambio di rotta è arrivato: 5 gol al Verona e 3 punti conquistati. Una Lazio che ha dettato calcio, amnesie a parte, ma soprattutto ha cambiato stile di gioco. Pioli si è affidato a Mauri, maestro dei movimenti senza palla e del gioco tra le linee, capace per natura di attaccare per vie centrali. Niente più cross sterili dalle fasce, il 65% delle azioni d’attacco della Lazio sono state create con incursioni al centro del campo, ben 26 su 40.
Hanno giovato alla causa biancoceleste i ritorni di due giocatori: il sopracitato Mauri e il capitano Biglia. L’argentino è il vero perno del centrocampo laziale, il direttore delle manovre d’attacco, fulcro e pendolo imprescindibile per l’equilibrio della squadra, più volte assente per problemi di tipo fisico e di certo il suo carisma si fa sempre sentire. Mauri, invece, rappresenta il giocatore ritrovato di questo inizio del 2016: il centrocampista brianzolo è quel giocatore che fino ad ora è mancato nello scacchiere della Lazio e da ora a maggio tornerà utile alla causa biancoceleste.
PROVE IN VISTA DEL GALATASARAY
Il prossimo impegno ufficiale sarà giovedì sera alle 21 in Turchia contro il Galatasaray. Partita complicata per tanti aspetti tra cui la trasferta in uno stadio infuocato come la Türk Telekom Arena e il validissimo organico dei turchi. Gli unici problemi di formazione per Mister Pioli sono quelli relativi alla difesa. Si tenterà di recuperare Bisevac e Radu, nel caso non dovessero farcela in campo potrebbe rivedersi la stessa difesa vista contro il Verona con Lulic terzino e la coppia centrale Mauricio-Hoedt.