Lazio, Provedel: “Marchetti e Toldo due modelli per me”
Ivan Provedel, ex portiere dello Spezia è stato presentato a Formello in conferenza stampa dove ha parlato della sua nuova avventura in serie A con la maglia biancoceleste.
Momento giusto per arrivare alla Lazio?
“Ringrazio il Direttore e la Società per aver chiuso questa trattativa. Non c’è un’età giusta, io ho fatto tanta gavetta, colpa anche di un infortunio. Per me è una grandissima occasione, penso solo di fare al massimo per migliorare. Spero di dare un contributo alla squadra per gli obiettivi da raggiungere”.
Da attaccante a portiere, come è cambiato il tuo ruolo?
“Ho sempre voluto fare il portiere, ma il mio percorso è stato diverso. Poi c’è stato un bivio e ho deciso di fare il portiere, così da lì ho iniziato. Mi allenavo a quel punto ogni giorno pensando di migliorarmi per farmi trovare pronto, io ci speravo fin dal primo giorno, sono un professionista al massimo, volevo entrare in condizione il prima possibile.”
I racconti su Yashin? A quali portieri ti ispiri? Sei il primo portiere italiano alla Lazio dopo 6 anni, l’ultimo fu Marchetti…
“Ci sono dei racconti che ti fanno fantasticare. Io da piccolo nel 2000 ho visto gli europei e ho visto quello che ha fatto Toldo in semifinale con l’Olanda e mi sono innamorato del ruolo del portiere. Anche Marchetti mi ha ispirato, l’ho affrontato anche diverse volte”
Due anni fa alla Juve Stabia, ora alla Lazio:
“Ho sempre sognato e continuo a sognare di giocare ad alti livelli. Sono sempre grato alla Juve Stabia, mi hanno dato la possibilità di riprendermi dopo un infortunio. Io non ho mai smesso di sognare e anche ora che sono qui non ho fatto niente, devo ancora dimostrare”
Maximiano è stato pagato 10 milioni. Come vivrai la concorrenza?
“A queste cose non penso sennò avrei la testa troppo piena. Devo solo integrarmi bene con i compagni e fare quello che chiede il mister, che pretende molto e vuole qualità. Poi sarà lui a decidere chi schierare di partita in partita”.
Dati alla mano sei uno dei più sottovalutati. Ti fa piacere la stima di Sarri?
“Fa piacere sentire quello che mi dici ma non ci faccio caso a livello personale, non vedo certi numeri. So che questo è un mondo che viaggia velocissimo: sbagli una partita e cambia il giudizio e così viceversa. Penso al lavoro quotidiano, il calcio sta andando nella direzione con un portiere che esce ed è molto coinvolto”.
Hai segnato in Serie B, vorrai segnare anche con la Lazio?
“Spero che non serva rifarlo perché in quella occasione stavamo perdendo…”
Che emozioni ti aspetti di vivere all’Olimpico?
“Già il nome è importante. Da avversario mi ha dato tanta emozione, andrà ancora meglio vivendolo da portiere della Lazio con i tifosi”.