Lazio, Pioli: “Siamo una squadra giovane ma pronta”

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Pioli Stefano

Il tecnico della Lazio Stefano Pioli parla alla vigilia dell’importante sfida in programma domani sera all’Olimpico contro il Milan. Una sfida importante, la Lazio punta sul fattore campo, 8 le vittorie fino a questo momento tra le mura amiche, contro il Milan il nono sigillo? Questo l’obiettivo dei biancocelesti. Una squadra infallibile in casa, altalenante lontano dall’Olimpico. Contro i rossoneri dell’ex Mihajlovic una vera prova del nove per i biancocelesti.

Il tecnico dei capitolini crede nei suoi ragazzi, l’allenatore punta sui suoi giovani, una squadra che Pioli definisce ‘pronta’ nonostante la giovane età di molti dei progagonisti.

Di seguito la conferenza stampa come riportata dai colleghi di lalaziosiamonoi.it:

Domani si gioca all’Olimpico, è una garanzia per la Lazio…

“La battuta ci può stare, ma nulla succede per caso, le prossime due partite arrivano nel momento giusto. Dobbiamo far vedere cosa vogliamo fare da grandi, le due partite che ci aspettano in campionato ci diranno questo. Credo tantissimo nella mia squadra, mi aspetto una grande reazione, così come la voglia e la consapevolezza di avere qualità. E la voglia di non sprecare…”.

La Lazio è troppo giovane?

“Che siamo giovani è vero, ma è anche vero che mercoledì sera a Bergamo eravamo una squadra pronta, con giocatori esperti in campo. C’è stato l’atteggiamento e la mentalità giusti, c’è tanto così di differenza  (fa segno con le dita, ndr) con le grandi. Sembra poco, ma è ancora tanto. Dobbiamo fare in fretta a colmare il gap. Vuol dire avere l’atteggiamento giusto per 95 minuti”. 

Avete chiesto un difensore titolare sul mercato?

“Siamo dispiaciuti per Stefan e per l’intervento che dovrà fare. E’ un grande calciatore e un grande ragazzo, un vero professionista. I tempi saranno lunghi, ma ci aspettiamo che torni al 100%. E’ un giocatore sul quale costruiamo tutta la fase difensiva, questo lo so io e lo sa la società. Non ci faremo trovare impreparati a gennaio”.

Manca cattiveria o esperienza?

“Abbiamo fatto tanto ma sprechiamo troppe situazioni. Non siamo soddisfatti del nostro lavoro, ho detto ai giocatori che non ero deluso della loro prestazione, ma incazzato! Dobbiamo sistemare queste situazioni al più presto, dobbiamo insistere così, è vero rischiamo un po’, ma quando c’è la possibilità allora dobbiamo portare a casa un risultato positivo. Abbiamo qualità importanti, se vogliamo diventare una grande squadra dobbiamo scalare questo gradino. Dobbiamo chiudere la gara e stringere i denti quando c’è bisogno. Domani dobbiamo dimostrare di essere squadra dall’inizio alla fine”. 

La Lazio non riesce a gestire le partite? Spesso viene criticato Candreva…

“Alcune squadra stanno investendo tantissimo e lavorano insieme da tempo, malgrado questo non hanno ancora vinto niente. Siamo sulla strada giusta, dobbiamo forzare un po’ la situazione, sono qui per vincere qualcosa. I miei giocatori sanno che dobbiamo pretendere il massimo e che i conti si fanno a fine stagione. Non siamo stati vogliosi come una grande squadra. Ho fatto i cambi per far capire alla squadra che dovevamo vincere, i dati dicono che negli ultimi dieci minuti abbiamo avuto il 72% del possesso palla, quindi la partita la stavamo facendo noi. Ho messo dentro un campione del mondo, uno che doveva darci la forza per vincere. Abbiamo perso, quando succede così per voi le scelte sono sbagliate. E’ un cambio che rifarei. Candreva è un nazionale, è forte, può fare di più così come tanti altri giocatori”.

Ci sono dei giocatori che hanno dei limiti nella mentalità?

“I limiti ci sono, ma li hanno anche le altre squadre. Stiamo facendo un percorso per arrivare a qualcosa di importante. Credo che sia più semplice ora per noi, abbiamo capito qual è il tassello che ci manca. Non dico per vincere, perché comunque vince uno solo. Il secondo viene sempre considerato come un perdente, ma quelli che non arrivano nemmeno secondi allora cosa sono?”.

Farà calcoli sui diffidati?

“Domani schiererò la formazione migliore, questi ragionamenti non contano, magari risparmio uno e poi si fa male in settimana. Dobbiamo vincere per ripartire alla grande”.

Ha visto nei giocatori la sua stessa rabbia?

“Sì, e si sbaglia se non si pensa in questo modo. I giocatori ci tengono come i tifosi, che natualmente sono passionali. E’ sbagliato pensare che l’allenatore e i calciatori non soffrano. Siamo consapevoli di aver sbagliato, vogliamo ripartire domani sera”.

Klose?

“Sta bene, gli servono partite per ritrovare il massimo della condizione. E’ vicino alla sua condizione migliore”.

I calciatori come stanno? Milinkovic cala molto nella ripresa… Si deve gestire meglio lui o dipende dalla condizione?

“Il Milan mettterà in campo tutte le qualità, ma penso più alla mia squadra, sono concentrato per mettere in campo la squadra migliore. Pensiamo a noi stessi. Comunque solo in una partita abbiamo corso meno degli avversari, quella contro il Bologna. Anche mercoledì sera abbiamo corso più dell’Atalanta”.

La Lazio può alzare il pressing? I giocatori hanno impresso in mente l’immagine Szczesny?

“Il pressare e mettere sotto pressione l’avversario è il nostro modo di ragionare, deve essere fatto per 95 minuti. Poi sappiamo che non possiamo andare sempre a mille all’ora. Conosciamo tutto, sappiamo tutto, saremo pronti per dare il massimo”. 

ph: Sale/Komunicare