Lazio, Pioli: “Razzismo? Non si può punire un’intera tifoseria…”

PioliIl tecnico della Lazio Pioli parla alla vigilia della sfida con l’Atalanta dell’ex Reja. Non solo la sfida contro i nerazzurri argomento del giorno, ovviamente anche il tema ‘razzismo’ con la Uefa che ha aperto un’inchiesta dopo i buu razzisti in occasione di Sparta Praga – Lazio.

Di seguito la conferenza stampa come riportata da lalasiosiamonoi:

La partita con l’Atalanta è un impegno o un problema?

“E’ un impegno importante anche se è inutile negare l’importanza del match di giovedì prossimo. All’inizio dell’Europa League c’erano 102 squadre, abbiamo la possibilità di rimanere tra le prime 8. La qualificazione potrebbe aprirci spirargli decisivi per il nostro futuro. Comunque in campionato abbiamo 10 giornate per migliorare la classifica”. 

Già sa chi terrà fuori?

“Già lo so, anche se sto aspettando gli esami dei giocatori infortunati ai quali si è aggiunto il nome di Milinkovic. La partita è stata dispendiosa, abbiamo finito con Radu infortunato e con Keita che ha avuto i crampi. Farò turnover, ma soltanto per mettere in campo la formazione migliore. Anche perché chi ha giocato giovedì scorso non potrebbe dare il massimo in campo”.

Possibile vedere in futuro Keita prima punta con Candreva e Felipe sugli esterni o sarebbe troppo sbilanciato?

“Non trovo sbilanciato nulla, tengo aperte tutte le possibilità di sfruttare le caratteristiche dei miei giocatori. Dobbiamo giocare di squadra, lavorare e soffrire insieme in entrambe le fasi di gioco”. 

Come sta Cataldi?

“Potrebbe giocare domani, credo che stia come tutti quelli che non vengono scelti. Ha grande volontà e determinazione di dimostrare di essere importante. A Torino l’ho cambiato perché pensavo fosse giusto. Non deve abbattersi, sono tappe importanti per crescere”.

Bisevac convocato? Konko non farà nemmeno accertamenti?

“Bisevac non ha avuto nessun problema, ieri era stanco. L’allenamento di oggi non sarà importante per la formazione ma per vedere chi può avere dei problemi. Konko, Radu, Basta e Milinkovic devono effettuare dei controlli”.

Con il Sassuolo sono arrivati cori contro di lei. Domani può essere l’occasione per riconquistare i tifosi?

“Tutte le partite servono per dimostrare il nostro valore. Mi sono preso gli applausi quando la Lazio giocava bene, giustamente mi prendo le critiche quando vanno male le cose. I tifosi che pagano poi possono sicuramente esprimere la propria opinione”.

Biglia domani riposa?

“La squadra non sa ancora la formazione, non è corretto dirlo prima a voi. Dobbiamo considerare la partita di giovedì, quella di domani e quella di giovedì prossimo. Considerando che chi ha giocato a Praga ha speso tanto”.

Un commento sui cori razzisti?

“Non è una questione di isolarsi, ho cercato di farlo capire all’arbitro con il mio inglese stentato. Non ho avvertito questa situazione, ho avvertito più i cori contro gli italiani. Quelli li ho sentito in modo netto, ma non vuole essere una giustificazione. Ma credo sia più facile punire i trasgressori e non un’intera tifoseria. Sono situazioni da evitare che non fanno bene allo sport, ma si tratta pur sempre di una minoranza”.

L’andata con l’Atalanta ha tolto qualche convinzione. C’è un tentativo di rivalsa?

“Ce la ricordiamo, ma ci focalizziamo troppo sulle cose che non hanno funzionato. Ci dobbiamo concentrare sulle cose che dobbiamo e possiamo ancora fare e mettere in campo”

Dopo la partita con lo Sparta, Biglia ha detto che la Lazio non è ancora una grande squadra perché non ha continuità. E’ d’accordo?

“I risultati stanno dicendo questo, siamo in ritardo in campionato, in Europa League abbiamo avuto continuità. Parliamo di una competizione diversa e di atteggiamenti degli avversari diversi. Facciamo del male a pensare a quello che avremmo potuto fare. Mancano 10 partite in campionato, manca l’Europa League, dobbiamo concentrarci su quello che possiamo fare ancora. Poi tireremo le somme. Ma per “tirare le somme” non pensate ad altre cose rispetto a quanto successo durante la stagione”.