Lazio, Parolo carico: “Manca l’adrenalina della competizione, c’è tanta voglia di ripartire”

Queste le parole del centrocampista biancoceleste

Il centrocampista della Lazio, Marco Parolo, è stato intervistato dalla televisione ufficiale del club: Lazio Style Channel. Il classe’85 si è espresso in merito ad una eventuale ripartenza del calcio giocato, sulla stagione biancoceleste e ha raccontato come sta vivendo questo periodo di quarantena.

“Oggi per me è la giornata in cui mi prendo cura del giardino, taglio dell’erba e altro. Mi rilassa e mi diverte, lo faccio da quando sono bambino. Un tipo di allenamento. L’erba del campo però manca tanto. Con mio figlio ci siamo inventati tante cose in questo periodo, da i giochi ai compiti. Questi due mesi sono stati molto belli da questo punto di vista. Normale però che non si vede l’ora di ripartire”.

Sul post Covid-19 e la convivenza con il virus

“All’inizio la gente partirà a razzo perché sarà carica. Però davvero questo periodo farà riflettere, la possibilità di poter fare delle cose che in genere non fai mai come ora. Sono importanti per la testa, come poter leggere un libro, cucinare in tranquillità. Bisogna prendersi cura di se stessi nelle piccole cose. Non focalizziamoci su tutto quello che c’è stato di negativo. Bisogna cominciare comunque a convivere con il virus e alcune accortezze. L’Italia trova sempre una soluzione a tutto. Spero non ci sia la corsa alla follia post-quarantena, ma una ripresa energica con uno spirito positivo.”

 

Queste le parole sulla Lazio e sulla sua stagione

“La mia sensazione è che c’è tanta voglia di ripartire, ci stiamo allenando intensamente. Il problema grande sarà l’assenza del nostro pubblico, con loro era già 1 a 0 per noi. Si era creata una grande sinergia, la carica che ci dava lo stadio era qualcosa in più. Poi il popolo laziale lo sa fare meglio di tutti, anche in trasferta. Questo sarà un problema per noi, ma dovrà essere compensato con la voglia che abbiamo di conquistare l’obiettivo. Non so come sarà, si capirà dai primi allenamenti e dai primi sguardi con gli altri ragazzi. Io dopo Auronzo di Cadore ero convinto che la stagione sarebbe andata alla grande, in allenamento vedi che differenze ci sono. Quest’anno c’è stata sinergia e qualità negli allenamenti, la squadra arrivava pronta alle partite. Sono stati fatti due step, che stanno facendo la differenza ora. La costruzione dalla difesa è la prima. E poi sicuramente la fase di non possesso. C’è più collaborazione da parte di tutti, non si lasciano più soli i difensori a difendere. Si migliora sempre più, il bello di avere un gruppo e seguire progetti è quello di individuare i difetti e migliorarli. Lavorando e vedendo i video delle scorse stagioni stiamo costruendo davvero tanto. Disponiamo di una delle migliori difese anche per quello, oltre ad avere giocatori davvero forti. Negli ultimi minuti spesso siamo stati in 11 nella nostra metà campo, ci buttiamo a peso morto per fare da scudo su un tiro. Il fatto di essere migliorati in questo ha permesso ad alcuni di diventare più forti. Abbiamo sempre fatto tanti gol, ma ci mancava la solidità nella fase difensiva. Quest’anno c’è. La nostra idea è continuare sempre a crescere. Il mister e tutto il suo staff hanno avuto la capacità di prendere tutte le cose positive e metterle insieme. Dalla verticalizzazione, al modo di difendere. Quando uno è bravo ce la fa, i risultati parlano chiaro. Il lavoro è stato fatto finora in modo straordinario.”

Sogno scudetto

“Questo sogno ci trascinava, ci faceva fare delle corse in più per il compagno. Quando lotti per qualcosa di concreto è differente, anche rispetto alla qualificazione in Champions. Se combatti per qualcosa che concretamente ti entra in bacheca a fine stagione sei disposto a fare anche qualcosina in più. Questo sogno deve essere per noi motivo per trovare le stesse energie che abbiamo avuto fino a questo momento.”