Lazio, Maximiano: “Io e Provedel cerchiamo di lavorare al meglio”

Il portiere della Lazio stima il compagno Provedel

LUIS MAXIMIANO RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Il portiere della Lazio, Luis Maximiano, ha parlato ai microfoni di Lazio Style Channe, spiegando l’approdo in biancoceleste e le prime emozioni. Il portoghese ora è felice di trovarsi nella capitale.

Lazio, le parole del portiere biancoceleste

“I primi giorni c’è stata un po’ di pioggia, oggi fa più caldo e ci sono le condizioni per fare un ottimo lavoro. Il ritiro sta andando bene penso che il mister sta già allenando forte, noi stiamo bene e siamo arrivati qua in ottima forma. Sono solo 5 giorni che siamo ad Auronzo, ma sono contento del lavoro che stiamo facendo. Arrivare in Italia è sempre difficile, ho vissuto esperienze diverse rispetto a quelle che avevo vissuto negli anni passati. Non capivo quello che mi dicevano e mentalmente era difficile, oggi è cambiato tutto, non mi sono mai sentito così bene. Mi sto trovando bene con il nuovo metodo di allenamento per i portieri, anche con Grigioni si lavorava bene, ma sono felice di come ci stiamo allenando. Io e Provedel cerchiamo di lavorare al meglio, parliamo molto, se non capisco qualcosa glielo chiede, mi piace lavorare con lui”.

Come sei cambiato? “Il modo di fare il portiere in Italia è diverso rispetto ai paesi dove ho giocato, ci sono cose che nella mia carriera non avevo mai fatto, cambia il modo di attaccare la palla, l’uno contro uno e non sono. Sono contento di vivere queste esperienze, anche se ho passato anche cose brutte. Mentalmente sono cresciuto molto, sono pronto per quello che mi riserverà il futuro. È difficile quando arrivi e ti chiedono cose diverse, ti prova mentalmente, pensi che tutto ciò che facevi prima non era giusto. Fisicamente sto bene, qua si lavora più sul campo rispetto a casa e quindi è normale che qualche dolore ci sia. La vita da padre? È difficile stare lontano da mio figlio, mi manca. Vederlo crescere e non esserci mi dispiace, ma fa parte del mio lavoro. Sono uno che valorizza molto i momenti a casa con la famiglia. Siamo calciatori per 15/20 anni, poi per il resto della vita potrò stare con lui”.