Il tecnico biancazzurro vuole rinforzare il reparto offensivo
Parlare chiaro gli è sempre piaciuto, da buon toscano con la favella sciolta. E questo marchio di fabbrica, Maurizio Sarri lo ha naturalmente conservato anche alla Lazio. E così, durante la conferenza stampa in vista della sfida contro il Milan di domani, martedì 24 gennaio alle 20.45 all'”Olimpico”, si è schiarito una volta di più la voce e ha sentenziato: siccome Immobile è fermo ai box, qui serve dare nuova linfa all’attacco perchè altrimenti in campo ci scendono sempre gli stessi. La cosa, in sè, non gli spiace tanto per lui quanto per i giocatori che avrebbero poco tempo per riposarsi e quindi ricaricare le pile se toccasse loro di disputare partite senza soluzione di continuità.
Troppo impiego degli stessi attaccanti può generare stanchezza e infortuni
La frase chiave, quindi, finisce per scandirla bene: servono nuovi attaccanti. Perchè, dice, “la cosa può consentirci più rotazioni”. E poi, per mettere ancora più farina sul pane di un concetto già limpidissimo di per sè, aggiunge: “Felipe può attaccare immediatamente l’area, gli manca poco, è forte, a differenza degli anni scorsi mi sembra che stia trovando anche continuità di rendimento ma certo, se continuiamo a giocare con questi tre per tutte le partite, prima o poi la pagheremo”. Traduzione: i giocatori saranno anche talentuosi e disponibili. Ma non sono robot e non li si può sovraccaricare. Pena un tilt sotto forma di infortunio. E, allora, conclude Sarri, meglio fare entrare nuovi ospiti nella famiglia offensiva. Si evita il rischio e c’è più scelta.