Lazio, la panchina di Pioli traballa

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PioliInterrompe la serie di sconfitte la Lazio, ma è l’unica nota positiva dal pomeriggio dell’Olimpico. La squadra biancoceleste è irriconoscibile: molle e fragile come sempre in difesa, inconcludente e a tratti isterica in attacco e nel tentativo di reagire al gol di Goldaniga, emblema di un momento nero della Lazio che prende gol in modo anche sfortunato.

La panchina di Pioli traballa: in effetti sembra aver perso il manico al momento ma le colpe non possono essere certo addossate tutte a lui. Il mercato è stato chiaramente deficitario, con qualche innesto interessante per il futuro ma inadeguato a giocare con continuità una stagione che al campionato aggiunge gli impegni in coppa: a inchiodare ancora di più la strategia societaria il fatto che la Lazio aveva strappato, grazie soprattutto a Pioli, l’occasione di giocarsi un preliminare di Champions League, chance letteralmente sprecata dall’immobilismo sul mercato di Lotito e Tare.

Inevitabilmente sulla graticola rischia di finire il tecnico che aveva regalato l’anno scorso un terzo posto in campionato e una finale di Coppa Italia, che paga anche gli infortuni e gli acciacchi che hanno tolto continuità a interpreti fondamentali nella scorsa stagione (come Biglia, Klose e Djordjevic) e la lungodegenza di De Vrij, perno fondamentale di una difesa che fa acqua ovunque. Quello che desta più preoccupazione però è il clamoroso calo di rendimento di giocatori come Felipe Anderson, Candreva, Klose, Cataldi, Marchetti, che la scorsa stagione rappresentavano garanzie assolute di affidabilità.

Insomma Pioli ha tanto su cui lavorare per riportare la Lazio nelle zone della classifica che gli competono maggiormente, sperando magari che con un pizzico di fortuna e l’entusiasmo che può garantire il ritorno alla vittoria i difetti strutturali dell’organico possano essere in qualche modo mascherati; dal canto suo, la società deve tutelare il lavoro di un allenatore che tanto bene aveva fatto la scorsa stagione, garantendo qualche investimento a gennaio per non buttare una stagione che non è affatto compromessa.

ph: Komunicare