Lazio – Inter: il post-partita
Lazio – Inter si conclude con una marea di polemiche e nervosismi vari. La gara non contava nulla ai fini della classifica eppure gli episodi su cui discutere non sono mancati. La partita è terminata sul 1-3 in favore dei nerazzurri che provano a salvare almeno la faccia in una stagione ai limiti dell’indecenza. Tuttavia anche i lombardi hanno le loro belle gatte da pelare; il caso Gabigol rischia di far crollare una struttura già pericolante dopo le parole di Ausilio. Il commento di Vecchi sull’episodio, attribuendo tutte le colpe al giocatore, non smorza di certo le polemiche. Il finale nervoso, con ben due espulsioni nell’ arco di pochi minuti, ha rovinato quella che era stata una bell’incontro Proprio una delle due espulsioni, quella rimediata da Keita, ha innervosito non poco il giocatore della Lazio. Ecco la sua reazione sui social network.
“E’ uno scandalo”
La giovane punta bianco-azzurra ha postato alcuni highlights della gara di ieri commentando così: “Due rigori non dati + ammonizione+ rosso #scandalo”. Gli episodi cui fa riferimento Keita sono rispettivamente: il rigore non dato per il contatto tra lui e Murillo e quello non assegnato per il tocco di Medel in area ai suoi danni. Proprio questo secondo episodio ha cambiato poi la partita; infatti Keita è stato accusato di simulazione ed è stato ammonito, essendo già ammonito ha dovuto lasciare il campo. La Lazio si è vista costretta a rimanere in 10 e pochi minuti dopo c’è stata anche l’espulsione di Lulic.
Il destinatario di questa frecciatine è l’arbitro di ieri sera Di Bello. Secondo Keita, e con lui concordano molti tifosi laziali, il direttore di gara avrebbe addirittura falsato il match con un metro di giudizio molto rivedibile.
Tuttavia l’arbitraggio non può essere una scusante. La Lazio ammirata ieri sera non era quella vista nelle ultime apparizioni. Le aquile sono sembrate svogliate e prive di ogni verve contro un Inter che era alla disperata ricerca della vittoria. Ora c’è una stagione da chiudere al meglio contro un Crotone che deve salvarsi; saranno 90′ minuti ancora pieni di emozioni.