Dopo la sconfitta nel derby che ha portato Pioli ad essere esonerato, la Lazio è stata mandata in ritiro dal presidente Lotito a Norcia. Inzaghi ha subito incominciato a lavorare duro per cercare di tirare fuori l’orgoglio e dimostrare come i biancocelesti possano onorare questo finale di stagione.
RITIRO BLINDATO
Sette partite per dimostrare di saperci fare, 630 minuti di calcio giocato per convincere Lotito a trattenerlo sulla panchina della Lazio. Inzaghi inizia la sua avventura da allenatore sulla panchina biancoceleste proprio nel giorno del suo 40º compleanno e fa capire subito di che pasta è fatto. Non si baserà su gerarchie e guarderà alle carte d’identità dei suoi calciatori, andrà in campo chi aiuterà di più la squadra. Intanto il ritiro è un vero e proprio bunker da cui non trapela nessuna informazione: ci sono teloni ad oscurare l’allenamento.
QUALE SISTEMA DI GIOCO?
Dal punto di vista tattico pare che non ci siano dubbi: si adotterà un sistema di gioco sulla base del 4-3-3 o del 4-2-3-1, entrambi già collaudati. In campo probabilmente vedremo molti giovani e forse qualche esordio dei ragazzi della primavera. Sicuramente Keita sarà uno dei più utilizzati e giocherà molte più partite da titolare rispetto alla passata gestione tecnica.