Le colpe dell’agente Moggi per il trasferimento dell’attaccante al Genoa
Giorni complicati per Ciro Immobile finito sotto la lente d’ingrandimento dei giudici. L’attaccante della Lazio è accusato di evasione fiscale per quel trasferimento dalla Juve al Genoa portato a termine dal suo agente Alessandro Moggi. Stiamo parlando dell’estate 2012 quando Immobile aveva 22 anni e veniva valutato circa 4 milioni di euro. Moggi ha agito con un mandato per ricoprire il ruolo di manager del calciatore e per questo motivo è l’attaccante italiano a farne le spese.
I giudici e quella tesi difensiva che non regge
“Maggiore Irpef dovuta” è ciò che recita l’ordinanza trascritta dai giudici e che Immobile non ha rispettato. Il 32 enne di Torre Annunziata si è difeso dicendo che “il mandato era stato affidato a un diverso agente, Marco Sommella”. Tesi che non regge per il ritrovamento di rapporti diretti tra Sommella e Moggi con dei versamenti bancari effettuati all’epoca con causale “Compenso Immobile”. Ciò ha portato alla condanna del centravanti laziale.