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Lazio, finisce una stagione deludente | Lotito si affida a Tudor per tornare competitivi

La stagione della Lazio si è conclusa con un settimo posto in campionato e l'uscita agli ottavi di UCL. Tanti i senatori a salutare, ora Lotito si affida a Tudor per ricostruire una squadra competitiva.

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IGOR TUDOR INICA AI SUOI RAGAZZI DI FARE ATTENZIONE ( FOTO FORNELLI/KEYPRESS )

La Lazio ha chiuso la sua stagione con un pareggio casalingo contro il Sassuolo già retrocesso, rimanendo sulla falsa riga di tutta la stagione con una prestazione non proprio delle migliori, per usare un eufemismo. E’ stata una stagione difficile per i colori biancocelesti, partita con grande aspettative dopo il secondo posto dello scorso campionato, ma senza Milinkovic-Savic ceduto in Arabia, e finita poi con il settimo posto che le garantirà l’accesso alla prossima UEL.

La vittoria col Bayern, le dimissioni di Sarri e l’arrivo di Tudor

Nel mezzo tante partite, tante vicende, tra campo e società. L’evento sicuramente più significativo della stagione è stato il momento delle dimissioni di Maurizio Sarri, che non sentendosi più seguito all’interno dello spogliatoio ha deciso di fare un passo indietro, poche settimane dopo aver battuto, agli ottavi di Champions League, il Bayern Monaco all’Olimpico per 1-0, in una delle vittorie più importanti e prestigiose per la Lazio negli ultimi anni. Ma il feeling tra società, allenatore e squadra era incrinato da tempo e le dimissioni di Sarri sembravano poter rappresentare la goccia che fa traboccare il vaso.

E invece Lotito, con una mossa della sue, ha trovato subito un sostituto per il tecnico toscano, Igor Tudor, alla prima esperienza in una squadra importante qui in Italia. Il tecnico croato è stato abilissimo a riprendere uno spogliatoio che si stava sfaldando dall’interno, ha saputo ridare motivazioni a giocatori che con Sarri avevano perso stimoli ed autostima (come Kamada) e ha cambiato di netto l’assetto tattico della squadra, anche per dare una scossa. Scossa che c’è stata, perché dal suo arrivo la Lazio ha ottenuto 18 punti in 9 partite migliorando notevolmente la media precedente e ha trovato sicurezza soprattutto nella fase difensiva.

La vicenda Luis Alberto e i brusii su Immobile segnano quello che è stato un anno di transizione

Le tensioni interne allo spogliatoio poi sono esplose, in particolare verso la società, con Luis Alberto che dopo aver rinnovato durante questa stagione ha dichiarato di non voler più far parte della Lazio il prossimo anno, così come Felipe Anderson che ha scelto di tornare in patria da free agent, firmando con la squadra del suo cuore, il Palmeiras.

Sicuramente per la Lazio si è trattato di un anno di transizione, con i senatori che hanno deluso le aspettative di inizio stagione e i nuovi innesti che hanno avuto bisogno di tempio per ingranare. Immobile, il capitano, quest’anno è stato l’ombra di se stesso e anche per lui voci insistono su un possibile trasferimento. Discorso simile per Romagnoli, uscito dalle rotazioni dall’arrivo di Tudor, sotto il quale invece si è imposto Mario Gila, valorizzato dalla nuova difesa a tre.

La Lazio riparte da Igor Tudor

La Lazio dunque dovrà ripartire, ma può contare su Igor Tudor. Sempre sicuro, convincente e autorevole, è apparso a suo agio nella sua nuova dimensione e ha dato alla Lazio quel suo carattere duro e battagliero. Lotito si affida a lui per far sì che la Lazio torni a competere per i primi quattro posti, mentre Fabiani è al lavoro per quella che in estate potrà essere una vera e propria rivoluzione.

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