Lazio, c’è amarezza. Quale futuro per Inzaghi?

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Panchina

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I presupposti per fare una bella gara c’erano tutti e così almeno è stato per buona parte del primo tempo o, forse, anche del secondo. Inzaghi non è riuscito a far risultato dopo la sconfitta di Torino con la Juve e ora le possibilità di sesto posto (valevole per l’Europa League se il Milan dovesse perdere la finale di Coppa Italia) sono prossime allo zero.

DOMINIO LAZIO, MA…

Sul piano del gioco la Lazio è apparsa superiore ed ha avuto almeno 4/5 palle gol nitide oltre al rigore sbagliato da Candreva (2º in campionato dopo quello fallito contro l’Inter, ma poi segnato su ribattuta). I biancocelesti sono anche passati in vantaggio dopo appena 3′ con il colpo di testa di Filip Djordjevic, a secco dalla partita di andata contro il Frosinone, e hanno sfiorato il raddoppio diverse volte prima di essere infilati da Fernando per l’1-1. Nel secondo tempo i ragazzi di Inzaghi hanno continuato a spingere ed a creare gioco, risultato più volte pericolosi, ma senza beccare mai il bersaglio grosso. Poca lucidità sotto porta: Keita e Djordjevic su tutti sono apparsi poco incisivi in area di rigore e la sconfitta a Marassi assume le forme di una vera e propria beffa. C’è un dato che fa riflettere molto sul potenziale offensivo della Lazio e sull’utilità dei propri uomini: su 4 partite con Inzaghi in panchina sono arrivate 2 vittorie e 2 sconfitte, che coincidono rispettivamente con la presenza e con l’assenza di Miro Klose.

FUTURO IN PANCHINA

Queste ultime sconfitte hanno ingrigito il futuro di Simone Inzaghi sulla panchina della Lazio e la dirigenza continua a guardarsi intorno. Prima della gara di ieri contro la Samp, Tare ha detto che niente è ancora deciso a riguardo e solo nelle prossime settimane verrà annunciato il futuro allenatore biancoceleste.