Latina, Vivarini: “Complimenti alla mia squadra”

Vivarini promuove il Latina

Il tecnico del Latina Vivarini soddisfatto per il pareggio dei nerazzurri con l’Ascoli, di seguito le parole del mister dei pontini come riportate da tuttolatina.com:

L’analisi della partita
Avrei fatto i complimenti alla mia squadra anche se fossimo usciti sconfitti da questa gara, per la qualità del gioco espressa, per l’umiltà, per la qualità e per l’attenzione alla fase di non possesso che ci hanno contraddistinti per tutta la partita. Non era facile, i miei meritano solo gli elogi. Possiamo migliorare tantissimo, soprattutto in tutte quelle ripartenze nelle quali avremmo potuto essere più incisivi e sbloccare il risultato. Mi sento di abbracciare di cuore tutta la squadra, giocare con tre o quattro pedine in meno non era facile. Sono contentissimo di com’è andata questa partita, questo pareggio vale più di una vittoria.

Come spiega la sbandata che vi è costata l’uno-due dell’Ascoli?
Ad inizio ripresa ci sono stati quei cinque minuti in cui dovevamo abituarci ad un altro atteggiamento e ad applicare altre pressioni. Ci siamo fatti trovare un po’ impreparati ma ci può stare, perché comunque ci è successo un po’ di tutto a livello di episodi. A fine primo tempo ci siamo fatti un po’ distrarre da quanto accaduto, però con due uomini in meno abbiamo dimostrato un grande attaccamento e di voler ad ogni costo un risultato che ritengo essere meritato. Anzi, forse avremmo anche meritato qualcosa in più per quanto espresso durante l’intero arco della partita.

Come mai è stato espulso?
Preferisco non parlare dell’episodio del rigore e dell’operato di Marinelli. Il primo discorso da fare è che il fallo era fuori area, poi c’è da capire se il contatto ci sia stato o meno ma fino a questo momento non ho ancora rivisto niente. Preferisco lasciare commentare agli altri. La mia espulsione? Sono a posto con la mia coscienza, non ho fatto assolutamente niente. Come si è visto anche dalle immagini cercavo di allontanare i miei giocatori dall’arbitro, perché c’è stato un momento di concitazione susseguente alla concessione del rigore e al tentativo di trasformazione di Cacia. Volevo tranquillizzare tutti, c’è stata un’interpretazione sbagliata e l’arbitro ha deciso così, spero che a posteriori abbia capito la mia buona fede. Pera ora non posso che accettarlo.

Avete riacciuffato il risultato in doppia inferiorità numerica
Già a Vicenza vincemmo la partita con l’uomo in meno, questa è la testimonianza che la squadra ha carattere, voglia e personalità. Abbiamo le qualità per fare bene, di questo sono particolarmente contento. Nel finale abbiamo cercato di proposito di velocizzare la profondità e di avere più densità nella zona difensiva dell’Ascoli, attraverso l’impiego di due attaccanti e due esterni molto alti. Ciononostante siamo rimasti sempre molto accorti e attenti a non concedere il possesso palla e le giocate all’Ascoli, tranne quelle scaturite ad inizio del secondo tempo. In questo momento la squadra è applicata nel lavoro, anche in quello di non possesso, e sa mettere in pratica quello che gli viene chiesto. L’allenatore non può che esserne contento.

Cosa si sente di dire ai tifosi dell’Ascoli?
È difficile parlare degli avversari, sabato scorso ci era capitata una cosa simile con l’Entella, quando abbiamo preso gol in vantaggio a cinque minuti dalla fine. Per noi è stato un insegnamento, adesso vogliamo giocarci la partita fino al novantesimo anche in vantaggio.

Per lei è stata una partita particolare?
Appena arrivato qui mi è tornato in mente il campionato esaltante che abbiamo fatto due anni fa, tanto l’Ascoli quanto il mio Teramo. Ho vissuto quell’emozione iniziale che poi ha lasciato spazio alla concentrazione per la partita da disputare.