La UEFA Nations League è entrata nel vivo e le classifiche dei gironi cominciano a mostrare quelle che probabilmente saranno le posizioni finali, le squadre che potranno ambire ad accedere alla lega di livello superiore, quelle destinate alla retrocessione, le 4 che si disputeranno il titolo.
Il debutto della UEFA Nations League
Nondimeno la competizione è ancora fresca di inaugurazione, rappresenta ancora un oggetto misterioso per i tifosi del pallone con questo spirito da campionato di calcio europeo e una formula da Coppa Davis, ci vorrà tempo perché tutti capiscano e si appassionino a questo torneo che ha il merito di portare un’innovazione interessante e potenzialmente vantaggiosa.
Il primo a pensare che la Nations League non sia così cervellotica è il direttore delle competizioni Uefa Giorgio Marchetti che a una domanda sulla formula ha risposto così: “Se studiata con attenzione si evince la somiglianza col sistema usato dalle leghe dei campionati per club. Certo necessita di una spiegazione, che la gente ci si appassioni, ma non direi che è particolarmente complicato”. Allora per capire meglio la struttura e il senso di questa manifestazione abbiamo deciso di riportare in modo chiaro una serie di informazioni utili, a cominciare proprio dal particolare regolamento che contraddistingue la Nations League.
1) Regolamento, una questione di ranking
La UEFA Nations League è aperta a tutte le 55 federazioni del calcio continentale (compresa l’inclusione di Armenia, Azerbaijan, Cipro, Georgia, Israele, Kazakistan, Russia e Turchia). Le squadre sono state divise in 4 leghe composte a loro volta da 4 gironi cadauna. Nella prima lega sono state collocate le prime 12 formazioni secondo il ranking UEFA riferito alle nazionali e aggiornato dopo i risultati dopo il mondiale russo. Allo stesso modo sono andate componendosi tutte le altre leghe.
La composizione dei gironi è stata sorteggiata. Le prime quattro classificate nei gironi della lega A si giocheranno la vittoria finale tramite due semifinali (partita unica) e una finale. Le ultime quattro classificate nei gironi della lega A retrocederanno nella lega B in favore delle quattro prime classificate della seconda lega. Il sistema di promozioni e retrocessioni è lo stesso tra ogni lega.
2) Quattro posti per l’Europeo
La Nations League si disputerà ogni due anni andando a colmare quel vuoto tra un europeo e un mondiale. Ma non sarà solo fine a se stesso, tramite i gironi infatti si potrà anche accedere alla fase finale del campionato europeo, a cominciare da quello del 2020. Alla rassegna continentale prenderanno parte ben 24 squadre, 20 delle quali si qualificheranno tramite il sistema canonico UEFA, 4 posti saranno invece riservati alle vincitrici dei play-off della Nations League.
In pratica per ogni lega si sfideranno le vincitrici dei 4 gironi, se tra queste squadre ci sarà una già qualificata quest’ultima cederà il posto alla prima formazione della lega non ancora qualificata per Euro 2020 e prima per ranking. Lo spareggio tra le 4 prime dei gironi farà emergere le 4 che andranno all’europeo. Quindi 2 posti saranno riservati alle ultime 31 federazioni europee, in particolare uno di questi alle ultime 16.
3) Perché la Nations League?
Per accorciare il calendario delle amichevoli tra nazionali e dare maggiore verve ai match. Molte nazionali di categoria molto lontana da quelle al top non hanno fatto altro che conseguire lunghe strisce di sconfitte, talvolta anche cocenti, che non hanno arricchito l’esperienza di quella nazionale ma solo fissato l’immaginario negativo di queste piccole realtà. Continueranno a esserci scontri tra Germania e Lussemburgo, Spagna e Malta, Italia contro Lettonia, poiché continueranno a perpetuarsi nelle qualificazioni agli europei. Ma queste squadre avranno un altro torneo dove testare meglio la propria competitività in partite decisamente equilibrate, allo stesso modo le più forti si scontreranno contro le più forti. Ne guadagnerà lo spettacolo, le squadre e il calcio europeo tutto.
4) Che posto ha la Nations League nella gerarchia delle competizioni UEFA?
Per il momento il posto del torneo è quello dell’ultima ruota del carro, per diverse ragioni.
Tempo: si tratta del più giovane dei tornei UEFA, molte delle sue chance di crescita (in tutti i sensi) si misureranno con questa prima edizione. La carta migliore che l’organizzazione si giocherà è proprio la formula, che per il momento hanno compreso solo gli addetti ai lavori, ma che dopo un po’ entrerà nell’immaginario comune di chi segue questo sport. Se le squadre apprezzeranno il livello di competitività di questo campionato ritenendolo “utile”, se le squadre meno forti lo ergeranno a una sorta di “campionato europeo di serie B”, se il pubblico darà il suo placet comprendendo che così avremo molte più sfide di un certo livello allora la sorte di questo torneo migliorerà.
Denaro: la Nations League ha un montepremi totale da 76,2 milioni di euro, sarà distribuito a pioggia su tutte le partecipanti in questo modo: 1,5 milioni di euro alle squadre che militano nella prima lega; 1 milione per quelle della lega B; 750 mila euro per la C; 500 mila euro alla D. Chi vince il proprio girone raddoppia il premio. Per le finaliste: alla quarta vanno 1,5 milioni di euro, alla terza 2,5, alla seconda 3,5, alla prima 4,5. Chi vince si aggiudica 7,5 milioni di euro totali. Basti pensare che la sola Champions League conta su un montepremi da poco meno di 2 miliardi di euro per capire che la strada da fare è ancora molta. Per contro però ad adorare il nuovo torneo ci sono bookmaker che hanno già riempito i loro palinsesti con le partite della UEFA Nations League, molto più equilibrate e avvincenti di semplici amichevoli internazionali, non c’è dubbio che già dalle prossime edizioni anche i diritti TV porteranno cifre molto più alte di quelle attuali.