La nuova Arena della Fiorentina

SVELATO A PALAZZO VECCHIO IL PROGETTO DEL NUOVO STADIO CHE DAL 2020 SARA’ IL NUOVO TEATRO CHE ACCOGLIERA’ LA FIORENTINA DEL FUTURO

 

Spesso i tifosi viola hanno rimproverato alla famiglia Della Valle uno scarso peso specifico attribuito alla Fiorentina rispetto alle loro prolifiche aziende. Quasi come se la Viola, rilevata nel 2002 dopo il crac di Vittorio Cecchi Gori, fosse da sempre uno svago, seppur oneroso, e nulla più, una coccarda da esibire dinanzi ai grandi della finanza.

Quello che invece va sicuramente attribuito ai patron della Fiorentina è la loro capacità di tessere ottime trame a livello sinergico col potere costituito, da Leonardo Domenici all’ attuale sindaco Dario Nardella, passando ovviamente per Matteo Renzi. Queste liaison hanno reso Diego e Andrea Della Valle due imprenditori credibili nel progettare non soltanto scarpe di lusso, ma anche squadre di calcio.

Il progetto relativo al nuovo stadio che dal 2020 sarà la nuova casa della Fiorentina è figlio dell’ottimo rapporto di collaborazione fra le parti, dove ognuna ha lavorato per rendere il risultato finale congruente alle aspettative di entrambi. In parole povere, un investimento di 420 milioni di Euro per riqualificare la zona Nord-Ovest della città, anche e soprattutto nei comparti a supporto dell’impianto, come l’urbanistica e i trasporti.

A Palazzo Vecchio erano presenti, oltre al primo cittadino e il patron viola Andrea Della Valle, anche il Ministro dello Sport Luca Lotti, il direttore generale della FIGC Michele Uva, il presidente Cognigni, il dg dell’area tecnica Pantaleo Corvino e tutti i dirigenti e membri del cda della Fiorentina.

L’impianto, stupendo, avrà una capienza di 40.000 posti tutti al coperto, con le nuova Fiesole a 7 metri dal campo, pronta come sempre a ruggire. Sarà uno stadio ecosostenibile, dotato di 700 parcheggi per auto, con postazioni riservate anche ad auto elettriche, 1000 posti per le bici (ovviamente sorvegliati), e soprattutto vi sarà un’area funzionale che permetterà lo sviluppo di varie attività ricettive per 365 giorni l’anno, sfruttando i 6700 metri quadri a disposizione nelle zone adiacenti. Senza contare il ristorante affacciato sul campo e il museo della Fiorentina che sorgerà all’interno.

Dario Nardella, sindaco di Firenze, ha messo in evidenza, anche con una certa vis polemica, la grande celerità nell’arrivare ad un risultato definitivo in fase di elaborazione e presentazione del progetto. Ogni riferimento alla Capitale è sicuramente voluto.

Quello che conta è che anche Firenze si unisce alle città che hanno deciso di svicolarsi da quella vetusta concezione del calcio, a livello di infrastrutture, che ha creato un gap enorme rispetto ad altre realtà europee. La prima pietra verrà posta nel 2019. Avanti così.