Frenata in testa al campionato; Inzaghi è distratto dalla Champions ma Conte non ne approfitta
Nella giornata degli scontri diretti il calendario offriva all’Inter la possibilità di allungare sui rivali ma la formazione di Inzaghi, partita a spron battuto, non è andata oltre il pareggio al Tardini, rischiando pure l’osso del collo nella fase finale di un incontro che ha invece restituito fiducia ai ducali, apparsi rigenerati rispetto al pari incolore di Verona nel turno precedente. Qualche assenza, lo stato di forma non proprio ottimale di alcuni big e probabilmente un po’ di leggerezza mentale dovuta al doppio vantaggio e all’imminente scontro di Champions col Bayern hanno frenato i nerazzurri e consentito una rimonta impensabile al termine dei primi 45 minuti. Per il tecnico piacentino notizie in chiaroscuro dall’infermeria e dall’attacco, dove torna al gol Thuram ma continua a stentare Lautaro, ancora alle prese con malanni di vario genere.
Impegno, come prevedibile, più complicato per il Napoli contro un Bologna proveniente da cinque successi consecutivi e che nelle ultime settimane ha mostrato senza alcun dubbio il miglior gioco del torneo; gli azzurri disputano al Dall’Ara una gara bifronte: nella prima frazione impongono ritmo e fisicità ai padroni di casa e chiudono col meritato vantaggio siglato da un Anguissa in versione Nicola Berti; nel secondo tempo però gli uomini di Italiano li ripagano con la stessa moneta impedendogli in pratica di varcare la metà campo! Oltre allo splendido goal di Ndoye i felsinei vanno più volte vicini alla rete e alla fine la divisione della posta sta più stretta ai rossoblù, lanciatissimi verso la conferma in Champions League. Per Conte una consolazione non da poco: il distacco rimane invariato ed il calendario pare ora meno fitto ed impegnativo rispetto ai rivali, a patto di non scivolare su qualche buccia di banana.
Zona Europa cristallizzata: vola solo la Lazio
Tutti pareggi nella parte più calda e caotica del campionato; vince soltanto la Lazio che espugna Bergamo e rigetta definitivamente nel mischione l’Atalanta, giunta alla terza sconfitta consecutiva ed a secco di vittorie sul proprio terreno di gioco addirittura da dicembre; il gruppo di Gasperini sembra non aver saputo assorbire l’uscita dal giro scudetto ed il contemporaneo annuncio del tecnico in merito al suo probabile abbandono del timone nerazzurro al termine della stagione. Per la Lazio, in difficoltà nelle ultime settimane, un rilancio in grande stile alla vigilia dei quarti di Europa League e naturalmente del derby che stavolta non conterà esclusivamente per la semplice quanto agognata supremazia cittadina.
Anche la Roma infatti, pareggiando il vantaggio di Locatelli con il suo bomber d’emergenza, resta fermamente agganciata al treno europeo, afferrato in corsa dopo una partenza falsissima, e non pare intenzionata a mollarlo. All’Olimpico la Juventus di Tudor ha giocato di più e meglio ma al pari di quella di Motta sembra non riuscire a sbloccarsi dal punto di vista realizzativo e Vlahovic, rilanciato con forza dal tecnico croato, è ancora un lontano parente di quello ammirato in alcune delle stagioni precedenti.
Posta a metà anche al Meazza con il Milan che inscena l’ennesima rimonta contro una Fiorentina stavolta più bella che concreta; tuttavia per i rossoneri la strada per l’Europa sembra sempre di più obbligata in direzione Coppa Italia; Inter (e Bologna) permettendo.
In coda respirano Cagliari e Parma; Lecce ed Empoli non si arrendono
Pure la zona salvezza è afflitta da una “pareggite” che agevola le formazioni un poco più avanti in classifica ma lascia quasi invariate le possibilità di permanenza anche di quelle attardate; tra queste perde l’ennesima occasione di rilanciarsi il Venezia di Di Francesco che espugnando Lecce avrebbe rimesso in discussione l’esito del suo campionato ma anche quello dei salentini, inguaiando pure lo stesso Parma; il pareggio di Baschirotto, in gol dopo quasi due anni, ha invece restituito ai giallorossi un pizzico di serenità per affrontare lo sprint finale mentre per i lagunari continua la navigazione contro corrente ormai in corso dall’inizio del torneo. Detto del Parma, fa gioco anche il pari del Cagliari sul campo minato dell’Empoli (ma chi contesta Corsi dovrebbe farsi un esame di coscienza molto profondo…) mentre Como e Genoa, qualora ce ne fosse ancora bisogno, si tirano definitivamente fuori da ogni rischio superando due squadre che per motivi diversi non hanno più nulla da chiedere a questa stagione.