La Juve vuole lo scudetto, il Napoli è avvertito

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Pogba

In questo campionato i bianconeri hanno battuto diversi record prima negativi con i famosi dodici punti in classifica a fine ottobre e quello delle sconfitte iniziali che risalivano ai primi anni del novecento; poi col derby e quella vittoria per 2-1 al novantesimo hanno rappresentato l’inizio della svolta e di una serie impressionante di vittorie  che comprendendo la Coppa Italia è arrivato a 15. Non facile vincere sempre, anzi è quasi come scalare l’Everest, ma la squadra ha acquistato consapevolezza dei suoi mezzi e compattezza tra nuove e vecchie leve.

La scossa secondo noi è avvenuta nello spogliatoio dopo la misera figura di Sassuolo, dove Buffon asserì di essere stufo di giocare e prendere schiaffi. L’effetto c’e’ stato eccome, e adesso è una Sturmjuve un cingolato che abbatte qualsiasi avversario.

Ieri a Verona la vittoria e’ stata quasi di una facilita’ disarmante, con un Morata arrivato alla seconda doppietta in pochi giorni, ed un Pogba sontuoso direttore d’orchestra autore di una prestazione monstre anche se quel la traversa presa sul finale dopo lo stop di tacco grida vendetta. Ma nel complesso tutti e 14 i giocatori impiegati hanno dato il massimo per raggiungere l’obbiettivo comune dei tre punti.

Le uniche note stonate vengono dall’infermeria che accoglierà Mandzukic per un mese ed Asamoah per tre settimane, e per questo la dirigenza sta studiando nell’ultimo giorno di mercato eventuali sostituti, considerando che tra poco arriverà anche la Champions. Oggi a Vinovo ripresa degli allenamenti con obbiettivo Genoa mercoledì sera a Torino.