La Juve tra dubbi di formazione e il tabù San Siro

Juve più forte della cabala, della storia e dei miti calcistici Antonio Conte è riuscito là dove altri allenatori juventini avevano miseramente fallito: conquistare San Siro, la tana del Diavolo. Sole 18 le vittorie bianconere nella fossa dei leoni, eppure da quando siede Conte una sola è stata la sconfitta juventina contro il Milan. 112 reti subite a fronte di 92 segnate, nelle ultime 5 gare la Juve ha subito almeno un goal dai rossoneri. Gli uomini di Conte a loro volta vanno a segno con ritmi incredibili dalla prima giornata, quella di domenica sera si prospetta dunque una gara dalle tante reti e dalle forti emozioni. Astenersi deboli di cuore. La sfida nella sfida è data da Tevez contro Kakà, l’argentino ha segnato molto di più, 14 reti contro 5, ma il brasiliano è tra i primi centrocampisti per passaggi conclusi, viaggiando ad una media di 41 a partita.

Conte però non si preoccupa solo delle leggende del pallone ma anche della sua formazione. Asamoah infatti è in forte dubbio e ormai pare evidente un suo forfait. L’unico pronto a sostituire il ghanese è l’ex Atalanta Peluso, esterno tra luci e ombre nel recente passato. In difesa ancora ai box Chiellini con Ogbonna e Caceres a contendersi la maglia da titolare, con quest’ultimo favorito. Marchisio sembra essere tornato prima scelta per il centrocampo, la voglia di riscatto del piemontese è forte.