La Coppa delle Fiere, la “nonna” della UEFA Europa League

C’era una volta la Coppa delle Fiere

Lo scorso 18 maggio, il Siviglia di mister Unai Emery e capitan Coke ha alzato al cielo di Basilea la quinta UEFA Europa League della sua storia, la terza consecutiva. Un vero record di costanza di vittorie in quella che è la seconda coppa europea per importanza, dopo la UEFA Champions League.

Champions League ed Europa League eredi di lusso

Questi due trofei a loro volta sono eredi di due coppe precedenti, la Coppa UEFA e la Coppa dei Campioni. Oltre a queste, fino alla stagione 1998/1999 veniva disputata anche la Coppa delle Coppe, riservata alle squadre vincitrice delle varie coppe nazionali, mentre dalla stagione 1955/1956 si disputa ininterrottamente la Coppa dei Campioni, competizione che ha cambiato il nome in Champions League (come la conosciamo ancora oggi) nella stagione 1992/1993 e che quattro anni dopo ha cambiato il format aprendosi anche alle seconde classificate nei top campionati fino agli attuali quattro club che inviano Spagna, Inghilterra e Germania.

La Coppa UEFA, a sua volta, è l’erede di un altro trofeo, la Coppa delle Fiere, assegnata dal 1955 al 1971. La stessa Coppa UEFA ha cambiato ancora nome in UEFA Europa League dalla stagione 2009/2010. Dal 2005 la UEFA ha deciso che la Coppa delle Fiere non rientra più tra i trofei riconosciuti dal Federcalcio europea alla pari di Coppa Internazionale, Coppa di Lega Italo-Inglese e Coppa Intertoto. Un peccato per cinque delle nove squadre vincitrici che a livello europeo hanno vinto (almeno finora) solo quella coppa.

LA GENESI E I TEMPI DILATATI

Coppa delle Fiere, si diceva. Nel 1955 si era in tempi di Guerra fredda, nasceva il “movimento dei non allineati”, si costituiva il Patto di Varsavia e l’Europa, piano piano, si stava ricostruendo a dieci anni dalla fine del conflitto. Il gioco del calcio era, come oggi, uno degli svaghi, e degli interessi, più in voga del Vecchio continente e si pensò di far disputare, come già nel pre-guerra, incontri internazionali fra compagini di Paesi diversi. L’anno prima nacque la UEFA, l’Unione delle Associazioni Calcistiche Europee, la Federcalcio europea.

La prima coppa europea a disputarsi fu, nella stagione 1955/1956, la Coppa dei Campioni, che metteva di fronte le squadre campioni dei singoli campionati nazionali. Si pensò di mettere di fronte, in un torneo parallelo, le squadre con città ospitanti fiere commerciali campionarie.

A proporre l’idea fu l’allora vice-Presidente della FIFA, Ernst Thommen, che però ebbe solo l’avallo dell’allora segretario Stanley Rous e dell’allora Presidente della FIGC, Ottorino Barassi, in quanto la UEFA non era d’accordo con questa idea.

Il 18 aprile 1955 venne istituito a Basilea, in Svizzera, il comitato organizzatore della “Coppa delle Fiere Campionarie Intercittadine”, meglio nota come Coppa delle Fiere. Il “piano Marshall” aveva previsto la nascita in alcune città di fiere commerciali per aumentare gli introiti delle stesse e si decise di legare a queste una coppa internazionale di calcio. La competizione doveva essere ad inviti e vi presero parte squadre composte dai migliori calciatori delle città europee con fiere campionarie.

Essendo una cosa “extra”, si cercò di non disturbare i vari campionati nazionali ed infatti la prima edizione fu triennale, iniziando nel 1955 e concludendosi nel 195, con la prima (doppia) finale tra il Barcellona ed il Londra, con vittoria spagnola.

La seconda edizione durò due stagioni (Barcellona ancora vittorioso, questa volta sul Birmingham City), mentre dall’edizione 1960/1961 alla 1970/1971 la competizione ebbe durata annuale.

Con la disputa annuale, si ebbe un’impennata di iscrizione: dalle iniziali dieci (I edizione), si passò a sedici (II, III, VIII e IX edizione), a ventotto (IV edizione), a trentadue (V e VI edizione), a quarantotto (VII e X edizione) alle sessantaquattro delle ultime tre edizioni. Ovviamente non potevano prendervi parte le squadre che partecipavano alla Coppa dei Campioni e alla Coppa delle Coppe (dal 1960/1961).

Le prime dieci squadre a partecipare furono il Birmingham City, l’Inter ed il Losanna, mentre le città di Barcellona, Londra, Lipsia, Francoforte, Copenhagen, Basilea e Zagabria si presentarono con una squadra formata dai migliori giocatori autoctoni di tutte le squadre delle rispettive città. La capitale della Catalogna e dell’Inghilterra erano le città con più abitanti e si decise di unirle, ovviamente, in due club: il Barcellona fu rappresentato interamente dal Barcellona mentre il London XI era costituito da giocatori provenienti da Arsenal, Brentford, Charlton Athletic Chelsea. Crystal Palace, Fulham, Leyton Orien, Millwall, Queens Park Rangers, Tottenham e West Ham United.

Le dieci partecipanti furono divise in due gironi da due squadre e due da tre squadre e la finale fu disputata da Barcelona XI e London XI, con la vittoria dei blaugrana. A dispetto della Coppa dei Campioni e, successivamente, della Coppa delle Coppe, la finale fu sempre di andata e ritorno

Con la partecipazione di molte squadre, e l’interesse rivolto verso la manifestazione, la UEFA divenne a nuova organizzatrice della manifestazione.

LA FINE DEL TORNEO E LA NUOVA DENOMINAZIONE

La vita della Coppa delle Fiere durò fino al 1971 e furono disputate complessivamente tredici edizioni: il Barcellona è stata la squadra che ha vinto più volte il trofeo (tre), seguita dagli inglesi del Leeds United e dagli spagnoli del Valencia con due successi ciascuno.

Gli altri team ad aver alzato il trofeo sono stati gli spagnoli del Real Saragozza, gli ungheresi del Ferencvaros, gli ex jugoslavi della Dinamo Zagabria, gli inglesi del Newcastle United e dell’Arsenal e la Roma, vincitrice dell’edizione 1960/1961 in finale sul Birmingham. Barcellona e Leeds non vinsero mai la Coppa UEFA ed in UEFA Europa League (ad oggi) non sono mai arrivati in finale e i catalani negli ultimi trent’anni anni hanno preso parte quattro volte alla competizione. Delle squadre vincitrici della Coppa delle Fiere, solo il Valencia ha bissato con la Coppa UEFA, nel 2004.

Nel 1971 si decise di chiudere la manifestazione, decidendo di assegnare definitivamente la coppa. Al “Nou Camp”, in partita secca, si affrontarono, il 22 settembre 1971, le squadre che vinsero la prima e l’ultima edizione, il Barcellona e il Leeds. I due sodalizi sono stati quelli che hanno vinto la coppa più volte (come il Valencia), ma anche quelle che hanno ottenuto i risultati migliori. La vittoria andò ai blaugrana di Rinus Michels per 2 a 1.

Arrivarono in finale ma senza vincere il trofeo il Londra, il Birmingham City (due volte), la Juventus (due volte), lo Uijpest di Budapest e l’Anderlecht.

La stagione 1971/1972 vide nascere la “figlia” della Coppa delle Fiere, la Coppa UEFA. La prima squadra ad aggiudicarsi il trofeo fu il Tottenham che ebbe la meglio nel derby inglese contro il Wolverhampton.

La doppia finale fu un unicum fino alla stagione 1996/1997, dopodiché venne disputata in partita secca su campo neutro, come si faceva con la Coppa dei Campioni/Champions League e la Coppa delle Coppe.

ITALIANE SFORTUNATE

E le italiane? Le nostre squadre ebbero sempre poca fortuna in Coppa delle Fiere: la Roma fu l’unica a vincere il trofeo, mentre la Juventus si fermò due volte in finale. I giallorossi sconfissero gli inglesi del Birmingham City nel 1960/1961 (2 a 2 in Inghilterra, 2 a 0 all'”Olimpico”), mentre i bianconeri furono superati nel 1965 dagli ungheresi del Ferenvaros (0 a 1, partita secca) e nel 1971 contro il Leeds, con due pareggi.

Nelle tredici edizioni vi presero parte anche Inter, Sampdoria, Milan, Fiorentina, Torino, Napoli, Bologna e Lazio. Di queste, il miglior risultato furono le semifinali raggiunte da Inter (due volte) e Bologna, oltre ad un’altra delle stessa Roma.