SI DECIDE CON UNO SPRINT PAZZESCO LA PRIMA GRANDE CLASSICA DEL CICLISMO MONDIALE. VINCE IL POLACCO DEL TEAM SKY DAVANTI AD UN PETER SAGAN STRAORDINARIO MA BEFFATO PER POCHI CENTIMETRI
Le “Strade Bianche” erano state rivelatrici sulle grandi condizioni fisiche di Michal Kwiatkowski. Partito in questa Sanremo con l’obbiettivo di portare a casa la prima classica – monumento della sua carriera, il polacco del Team Sky è riuscito a far strozzare l’urlo liberatorio nella gola di Peter Sagan. Il fuoriclasse di Zilina, aiutato già nella Cipressa dalla sua squadra – la Bora-Hansgrohe, con un Cesare Benedetti davvero encomiabile – ha piazzato l’attacco che ha dato pepe alla corsa quando mancavano poco più di 6 km al traguardo, nella celeberrima salita del Poggio.
Alaphilippe e Kwiatkowski lo seguono a ruota, mentre il gruppo si pianta, nonostante Sonny Colbrelli inizi a trainarlo nella speranza di agganciare il terzetto di testa per un arrivo in volata nel quale avrebbe parecchie chances di successo. Cavendish sulla Cipressa e Gaviria sul Poggio hanno infatti mollato la presa, ma per il velocista della Bahrain – Merida non c’è niente da fare.
Arrivo a tre quindi, con Sagan che piazza la prima stoccata appena passata la flame rouge dell’ultimo chilometro. Ma il campione del mondo viene ripreso e proprio in prossimità della linea del traguardo subisce la beffa di un Kwiatkowski che può aggiungere questo prestigoso successo, che vale davvero una carriera, dopo i due titoli mondiali vinti – nel 2013 nella cronosquadre in Toscana e in linea l’anno dopo a Pontferrada – le due “Strade Bianche” e l’Amstel Gold Race. Ora, sotto con il Giro delle Fiandre, dove Peter Sagan mette in palio la sua corona.