Ormai da mesi protagonista di instancabili voci di mercato, Derrick Rose lascia finalmente i Detroit Pistons per tornare ai New York Knicks. Nonostante molti abbiano sperato fino all’ultimo di rivederlo in una squadra in lotta per il titolo, l’MVP del 2011 ritrova invece la Grande Mela e soprattutto l’allenatore che lo rese grande ai Chicago Bulls, Tom Thibodeau.
Arrivato per la prima volta ai Knicks nel 2016, scambiato proprio dai suoi Bulls, Rose spese a New York un’annata senza acuti, che lo portò ad un addio senza troppe remore nella free-agency 2017. Periodo tra Cleveland Cavaliers e Utah Jazz che poi l’avrebbe quasi allontanato dalla NBA, salvo ritrovare proprio coach Thibodeau ai Minnesota Timberwolves. Qui tra il 2018 e il 2019 Rose ha ritrovato la fiducia e la costanza che gli erano venute tremendamente a mancare.
Poi nel 2019 era arrivata la firma con Detroit, da cui però le voci di mercato non hanno mai smesso di allontanarlo. Come detto, ora è ufficiale, e Rose e coach Thibodeau torneranno ancora una volta a lavorare insieme. Il giocatore ritrova New York con premesse diametralmente opposte rispetto a 5 anni fa, nel mezzo di una stagione da sesto uomo caratterizzata fin qui da 14.2 punti e 4.2 assist a notte. I Knicks, dal canto loro, stanno sovvertendo le aspettative con un record di 11-14 valido per l’ottava posizione nella Eastern Conference e l’arrivo dell’ormai ex Pistons porta così ancora più esperienza e qualità ad una squadra che a questo punto può realisticamente puntare a mantenersi nelle zone di classifica attualmente occupate.
Con Rose, comunque, il reparto guardie inizia ad essere sovraffollato: al di là del rookie Immanuel Quickley, perla del Draft e assolutamente intoccabile, i Knicks hanno ancora a roster Elfrid Payton e Austin Rivers. Almeno uno dei due non rientrerà per forza di cose nelle rotazioni, e, soprattutto per Rivers, potrebbero arrivare chiamate da diverse contender in cerca di un veterano esperto da inserire nelle proprie di rotazioni.
Insomma, con l’arrivo di Rose New York si rinforza con uno dei profili più interessanti disponibili sul mercato, che ritrova anche l’allenatore più importante della sua carriera, e che così appare come un colpo pronto a migliorare considerevolmente la realtà dei Knicks.