Juventus, il commento di Caressa sul momento dei bianconeri
Fabio Caressa non le manda a dire dal suo canale YouTube sul momento negativo della Juventus. Ecco le parole del giornalista riportate da TuttoJuve.com:
“Il secondo tempo della Juventus con il Benfica è sconcertante per tanti motivi: perché non correvano, per assenza totale di gioco e incapacità di difendersi in maniera adeguata. Mi hanno sconcertato anche le sostituzioni. Allegri giustamente è nell’occhio del ciclone: è il responsabile tecnico della squadra e se la squadra va male non può che essere lui il responsabile. E’ vero che mancano tanti giocatori, ma è anche vero che è responsabilità dello staff e dell’allenatore se ci sono otto infortuni muscolari, trenta infortuni muscolari nella passata stagione. Evidentemente qualcosa a livello di preparazione non funziona. Non è che si fanno solo quelli dai trent’anni in su, si fanno male un po’ tutti e questo è un problema molto serio”.
“Allegri sta cercando una fisionomia di squadra diversa ma non l’ha trovata – continua Caressa – Allegri è un situazionista: sta provando a partire fortissimo, così la Juve riesce a segnare subito un gol e poi quando le forze vengono a mancare perché quel pressing non riesce a farlo per novanta minuti, ma sarebbe opportuno farlo per sessanta. Quando trovi il gol puoi giocare la tua partita da situazionista, cioè avere la certezza che non ti fanno gol. Questa certezza, però, non c’è più. Prima, quando la Juve era avanti 1-0 per le squadre era complicatissimo riuscire a pareggiare. Ora, invece, hai l’impressione che tutte le squadre avversarie possano pareggiare. Quando la Juve arretra il baricentro per riprendere fiato non ha più la stessa cattiveria di prima, forse neanche la stessa organizzazione e gli uomini. Quando prova a partire da dietro sbaglia un sacco in fase di palleggio e secondo me non si giova degli attaccanti”.
Conclude poi Caressa: “Bergomi mi ha sempre detto che la difesa parte dai movimenti che fanno gli attaccanti. L’involuzione di Vlahovic, soprattutto in questa stagione, è sconcertante. Capisco che senta il peso della maglia, però questo peso non può diventare una zavorra che ti impone di dover cercare ogni volta la giocata clamorosa. Vlahovic non scambia quasi mai con i compagni: il suo primo pensiero quando prende palla è crossare o tirare in porta. In questo momento, il serbo non è in grado di giocare con la squadra. Molto meglio Milik, che è stato preso apposta: viene a cucire il gioco e ora sta segnando con regolarità. Mi domando perché sia stato sostituito Milik: mentalmente la capisco perché Vlahovic stava giocando male ed è mentalmente in attesa, ma in partite così importanti non puoi permetterti dei ragionamenti del genere. Doveva uscire Vlahovic, non Milik. Di Maria ha giocato in una condizione fisica molto approssimativa e non può fare la differenza. La Juve vorrebbe giocare 4-3-3 con grande pressione alta: quando riesce a farla riesce a giocare alta e segnando dei gol. Ma quando non riesce non ha più il suo DNA”