Juventus, Thiago Motta: “Noi saremo pronti per affrontare il miglior Milan, perché stiamo bene noi”

Le parole del tecnico della Juventus, Thiago Motta.

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L’URLO DI THIAGO MOTTA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Thiago Motta, tecnico della Juventus, ha parlato della sfida di domani contro il Milan, in programma domani alle 20 ore italiane. Di seguito le sue parole, riportate da TuttoJuve:

Juventus, Thiago Motta: “Conceição? Motivato per fare bene”

Giocherà Conceição?

“Chico vedremo se giocherà. Francisco è motivato per fare bene. Penso non cambierà niente per lui. Noi dobbiamo affrontare una grande squadra e lui sa che deve affrontarla come sempre”.

Su Koopmeiners?

“Può giocare in tutti i due ruoli. Però potrebbe partire anche dalla panchina come tutti gli altri”.

Quanto è importante per la crescita di questa squadra poter vincere un trofeo?

“Non ho mai visto una squadra entrare in campo per perdere. Domani è una competizione diversa. Noi dobbiamo fare in campo quello che sappiamo fare e provando a vincere la partita”.

Che Milan si aspetta? Lei ha vinto 8 Supercoppe questo può aiutare?

“Hai fatto minimo quattro domande. Francisco ha libertà per poter esprimere tutte le sue qualità e poi ha tante altre cose da rispettare per la squadra. Il Milan è una grande squadra con un ottimo allenatore che ha fatto molto bene al Porto. Noi daremo il nostro massimo. Sono partite belle da giocare e facciamo questo lavoro per competere a questo livello. Non mi immagino domani un giocatore che non voglia stare in campo. Questi sono momenti belli che vanno gestiti bene”.

Che Milan si aspetta?

“Noi saremo pronti per affrontare il miglior Milan, perché stiamo bene noi. Sappiamo cosa dobbiamo fare per competere contro una grande squadra”.

Cosa deve fare la differenza domani?

“Alla fine in una partita di calcio tutto fa la differenza, a partire dai piccoli dettagli: come ho detto prima dovremo essere concentrati e determinati a essere la miglior versione di noi stessi, a migliorare quello che non ha funzionato e dare continuità rispetto a quello che abbiamo fatto bene”.

A che punto del percorso di crescita è Yildiz?

“All’inizio, è un giocatore giovane, di 19 anni. Riesce a fare cose importanti, perché ha grandi qualità, deve continuare a crescere e imparare a fare quello che dice l’allenatore, sfruttando anche i tanti esempi positivi. Uno è Locatelli: la sua maniera di comunicare con i compagni è ottima”.

Quanto tiene al suo primo titolo da allenatore?

“Voglio vincere come allenatore, per questo ho scelto questa professione. Però per me oggi non è un’ossessione, devo essere tranquillo e convinto della nostra forza. Domani abbiamo una bellissima partita con rispetto verso l’avversario e la voglia di imporre il nostro gioco”.

Su Tomori?

“Non parlo dei giocatori altrui, parlo solo dei miei. Non rispondo sui giocatori degli altri, perché sono geloso dei miei”.

Come vede il calcio saudita?

“Sicuramente un calcio che sta crescendo tanto. Poi non posso darti la mia opinione, perché non l’ho seguito tantissimo. Sicuramente se continuerà così crescerà in fretta”.

Come si spiega i tanti pareggi?

“Che non perde mai sono d’accordo, che non vince mai no, perché abbiamo vinto. Fa parte del gioco: alle volte abbiamo meritato, altre meno. Ci sono stati momenti diversi, per esempio contro la Fiorentina abbiamo fatto tante cose molto bene e ci è mancato di chiudere la partita, in altre partite le cose sono andate diversamente e fa parte del gioco. Di sicuro non siamo soddisfatti e la classifica dice che dobbiamo migliorare, perché non vogliamo rimanere in quella posizione. Ma siamo concentrati in questa competizione, corta e importante, per raggiungere la finale”.

Cosa promette ai tifosi?

“Non credo alle promesse ma ai fatti, prometto impegno massimo nelle cose che stiamo facendo. Vogliamo portare sempre più in alto una maglia importante e prestigiosa, un club che tantissime persone seguono. Sentiamo questo sostegno ogni giorno, ci dà stimoli in più per fare le cose nel modo giusto”.