Come recita una canzone di Battisti, “com’è profondo il mare”; tanto quanto, almeno adesso, lo è la crisi della Juventus. Un punto nelle prime tre giornate sono da record negativo per una squadra abituata a ben altri primati.Ormai bisogna accantonare i discorsi del manca questo o quello, gli uomini sono questi e bisogna tirarne fuori il meglio. Ma quali sono i problemi?
Difesa: è quella degli anni scorsi con Rugani ed Alex Sandro in più, soprattutto quest’ultimo ha già fatto vedere di che pasta è fatto sabato sera. Al momento è il reparto su cui Allegri può contare ad occhi chiusi.
Centrocampo: è il reparto su cui bisogna lavorare maggiormente con i nuovi innesti ma pesano le assenze di Marchisio per infortunio e quella di Pogba sul campo. Già, proprio lui, quello che aveva entusiasmato tecnici e tifosi, l’uomo dei sogni di molti team sembra adesso una torta sgonfiata. La classe è indubbia, sta a lui ritrovarsi e trascinare la squadra. A questo punto Allegri dovrebbe puntare, per sostituire Marchisio, su quel Lemina che sembra esserne il sostituto naturale. Cuadrado sembra uomo imprescindibile, visto che contro lo Chievo nel secondo tempo ha fatto fuoco e fiamme sulla sua fascia. Hernanes deve trovare la giusta collocazione, oscillando fra trequartista e regista arretrato alla Pirlo.
Attacco: si salva il solo Dybala, che è l’autore dei due gol segnati dai bianconeri, manca forse solo l’intesa con compagni di reparto. Morata al momento non pervenuto, causa infortunio, mentre Mandzukic si è solo visto in supercoppa, in campionato è sembrato spento. Di Zaza non possiamo parlare in quanto mai impiegato, ma ora potrebbe essere l’uomo giusto al posto giusto visto l’attacco abulico.
Al campo adesso la sentenza, già da martedì sera a Manchester ci sarà da soffrire.