Proseguono le presentazioni in casa Juventus: dopo Dybala, Khedira, Mandzukic, Zaza e Rugani, oggi è stato il turno di Neto. Il portiere brasiliano, arriva in bianconero da svincolato, dopo non aver rinunciato al rinnovo di contratto offertogli dalla Fiorentina.
Neto ha tenuto a sottolineare con decisione, i motivi che lo hanno portato a preferire la Juve rispetto alle altre pretendenti: “Ho scelto la Juve perché ho guardato al progetto. Ho fatto le mie valutazioni e, guardando in prospettiva, per me la cosa migliore è essere qua. Questa è una squadra vincente, quella ideale per proseguire la mia crescita. E’ stato bello arrivare qui, c’è una grande precisione su tutto e l’organizzazione è perfetta, ho avuto un’ottima impressione. Ci stiamo allenando bene cercando di dare il massimo per la prossima stagione che sarà importantissima. Gli ultimi mesi a Firenze sono stati abbastanza difficili, sapevo cosa poteva succedere con la mia decisione di venire alla Juve, ma fortunatamente sono riuscito a gestire bene la situazione. Nell’ultimo periodo poi ho ripreso a giocare e la cosa mi ha aiutato molto. Ringrazio la Fiorentina, lì mi sono trovato bene, sia con la squadra che in città, però era il momento di fare un salto importante per la mia carriera. Una squadra di questo livello è quello che ho sempre sognato, non potevo pensarci due volte. Ho deciso di venire indipendentemente dalla decisione di Storari, sono qui per togliermi soddisfazioni nel presente e nel futuro, voglio rimanere per tanti anni”.
Neto non teme la presenza ingombrante di Buffon ed è certo di avere comunque le sue chance in bianconero: “Non mi preoccupa il numero di presenze che riuscirò ad accumulare nella prossima stagione, nella mia carriera ho superato tanti momenti difficili, non mi preoccupo dei numeri. Io sono qui per aiutare la Juventus, è un sogno stare qui, poi non so quello che succederà, vedremo. Buffon mi ha accolto alla grande, è un grande professionista e una persona molto educata. Tutto il gruppo è sano, mi stanno aiutando ad ambientarmi bene. Io mi sento a tutti gli effetti il portiere della Juve, non penso al ruolo di titolare o riserva. La cosa più importante è essere arrivato in una squadra con la mentalità vincente come la mia, qui voglio vincere tutto. Che numero di maglia ho scelto? Il 25, perché l’ultima stagione per me è stata la più importante e avevo 25 anni. Il mio idolo? Mio padre era un portiere, da piccolo lo guardavo e volevo diventare come lui. Adesso anche grazie ai suoi consigli sono arrivato fin qui, il mio idolo è lui”.
Infine, una battuta sulla nazionale brasiliana: “Non ho paura di non essere convocato dal Brasile. Alla Fiorentina ho giocato sempre titolare negli ultimi due anni e sono stato chiamato poche volte, quindi ho deciso di venire a giocarmela alla Juventus e magari aspettare più avanti”.