Juventus, l’attacco finalmente sorride

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Juventus-Chievo

Dybala

La notizia dell’addio di Tevez, temuta nella scorsa primavera e concretizzatasi nell’estate, lasciò i tifosi juventini in balia della paura di aver salutato un altro grande “10” e di ritrovarsi nuovamente a dover fare di necessità virtù, andando a trovare qualche altro leader d’attacco nella rosa di cui già disponeva Allegri.

L’Apache era riuscito, in qualche modo, a far parzialmente dimenticare il vuoto lasciato dall’immensa figura di Alex Del Piero e a trascinare i bianconeri laddove nessuno si sarebbe immaginato potessero arrivare; chi altri avrebbe potuto prendere degnamente il posto di quei due grandissimi attaccanti?

La risposta ha tardato ad arrivare: mostrando un parco attaccanti inizialmente deludente, da un Dybala poco utilizzato e apparentemente non ancora pronto al grande salto ad un Mandzukic fragile e sprecone passando per l’irriconoscibile Morata e senza dimenticare il “caso Zaza” (vicino alla cessione ancor prima che iniziasse la stagione), il mondo bianconero non poteva certo aspettarsi spettacolo e gol.
Guardando la Juventus dopo qualche settimana però, viene da dire che le impressioni di settembre siano state un abbaglio incredibile: qualunque coppia o tridente d’attacco Allegri scelga di far giocare oggi, la risposta in campo è sempre positiva.
L’attaccante croato ha deciso partite fondamentali con gol di carattere, grinta e naturalmente tecnica (vedi andata e ritorno contro il City); Dybala sta illuminando le giocate della squadra aggiungendo un pizzico (e forse anche qualcosa in più) di tecnica; Morata, dopo un breve periodo di appannamento, garantisce corsa e lucidità ogni qual volta venga chiamato in causa; infine su Zaza c’è poco da dire, basta rivedere gli highlights della gara di ieri sera.

A questo punto non si può evitare di fare i complimenti al Mister Allegri per coma ha gestito la situazione di difficoltà che si era presentata ad inizio stagione e per come, con calma stoica, abbia rimesso al loro posto le cose che non funzionavano, spingendo ogni giocatore a dare il massimo per la squadra.

La Juventus ha raggiunto il quarto posto in campionato, superato i gironi di Champions e il primo turno di Coppa Italia vincendo una sfida molto più ostica di quelle che hanno scaraventato clamorosamente fuori dalla competizione Roma e Fiorentina: chi l’avrebbe mai detto a settembre?