Nel bilancio della prima parte di stagione della Juventus non sarà facile inserire tutti i passaggi che hanno portato i bianconeri a tre punti dalla vetta dopo esserne stati lontano ben dodici: dall’inizio disastroso con le due sconfitte contro Udinese e Roma, l’apparente risalita con le vittorie a discapito di Genoa e Atalanta e il definitivo tracollo contro il Sassuolo fino alle 7 vittorie consecutive che hanno portato Allegri & Co. a poter festeggiare un Natale più che sereno.
Il cambiamento di rotta, individuato da alcuni nel post-gara del match contro i neroverdi, da altri in quegli ultimi 5 secondi del derby col Torino, nel quale Cuadrado riaccese le speranze bianconere, è in ogni caso arrivato e ha riportato la Vecchia Signora dove le spetta.
JUVENTUS, LA REMUNTADA DEVE CONTINUARE
JUVENTUS, LA REMUNTADA DEVE CONTINUARE
Per comprendere quale sia stata l’arma del tecnico bianconero che ha permesso questo scorcio di remuntada bisogna sottolineare con forza l’umiltà che l’ha condotto a rinunciare ad un cambiamento tattico (dal 3-5-2 al 4-3-1-2), evidentemente poco attuabile data la scarsità di trequartisti in rosa, e a ritornare sul modulo che rese grande la Juve di Conte, cercando di migliorarlo quanto più possibile. La squadra ha così ritrovato un’organizzazione tattica, un ordine e una compattezza tra i reparti che le mancava da parecchio.
Le migliorie apportate dal toscano però non sono da sottovalutare: la capacità di gestire il risultato (venuta meno solo negli ultimi istanti della gara col Carpi) era la maggiore pecca della Juventus versione contiana, oggi invece il possesso palla dei difensori e dei centrocampisti in situazioni di vantaggio è uno dei più equilibrati e sicuri di tutta Europa.
Adesso però, come lo stesso tecnico ha ammesso qualche giorno fa, viene il difficile: recuperati i punti che la allontanavano dalla vetta, ora la Juve dovrà recuperare quelli che la separano dalle prime tre e per quanto essi equivalgano a sole tre lunghezze, non sarà un’impresa di semplice riuscita.
Altro ragionamento va fatto per la Champions: l’urna di Nyon non ha riservato nulla di buono ai bianconeri, che affronteranno infatti il Bayern Monaco di Guardiola (si fa per dire..) e avranno bisogno di due grandissime prestazioni per abbattere la corazzata bavarese. Il sogno lasciato in sospeso dopo la sconfitta di Berlino contro il Barça nello scorso giugno appare molto complicato da avverare, tuttavia darsi per vinti in partenza non è qualcosa che appartiene allo stile bianconero.
Insomma le vacanze natalizie arrivano al momento opportuno per i giocatori, reduci da due mesi di grande sforzo mentale e fisico; al ritorno dalle vacanze però bisognerà fare ancora di più per tornare a trionfare anche quest’anno.