Juventus, il primo bilancio: il gioco stenta ma i gol arrivano

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Juventus, il primo bilancio dopo 12 giornate: squadra offensiva ma non spettacolare

Con il campionato fermo per la pausa delle Nazionali, impegnate negli spareggi per accedere al Mondiale 2018, è tempo di fare i primi bilanci stagionali in casa bianconera. Dopo l’ennesimo triplete sfiorato alla Juventus hanno tentato di rafforzare ulteriormente la rosa, soprattutto acquistando giocatori lì dove, almeno numericamente, vi era carenza. Il ‘colpo’ più clamoroso è stato fatto però in uscita, con la cessione di Bonucci al Milan. In difesa Marotta e Paratici non sono intervenuti per sopperire alla mancanza di quello che, stando alle statistiche della FIFA, è tra gli 11 calciatori più forti del mondo.
Tutt’altro discorso per il reparto avanzato, dove quest’anno Allegri ha l’imbarazzo della scelta. I due nuovi acquisti Douglas Costa e Bernardeschi, pagati circa 40 milioni l’uno, non sono riusciti ancora ad imporsi come titolari stabili e figurano come ‘riserve di lusso’. Questa abbondanza ha portato però un rendimento elevato in termini di gol: con 35 la Juve fa registrare il miglior attacco della Serie A, ben 10 in più rispetto alla scorsa stagione dopo le stesse giornate. I punti raccolti sono più o meno li stessi rispetto ad un anno fa, addirittura uno in più (31), ma forse la squadra ha fatto un passo indietro dal punto di vista del gioco. Allegri non è stato mai un tecnico che ha prediletto il bel gioco, quanto piuttosto una squadra solida dietro e grande pragmatismo nel cogliere il risultato prefissato. Il dato in controtendenza è proprio quello del gioco meno spettacolare a fronte però di molti più gol. Merito soprattutto della crescita dei suoi talenti offensivi (Dybala su tutti) e del grande divario tecnico che c’è tra questi ed il resto dei loro colleghi in Italia.

Juventus, enigma difesa: troppi gol presi e difficoltà in impostazione. E in porta…

Come dicevamo in precedenza, la Juventus ha deciso di non sostituire nell’immediato Bonucci in un reparto che conta un età piuttosto avanzata (Barzagli va per i 37, Chiellini per i 34), e diverse incognite (uno per la tendenza ad infortunarsi, l’altro per inesperienza) come Benatia e Rugani. Inoltre, tolto il vicecapitano, Allegri ha spesso alternato tuti gli altri, senza trovare ad oggi ancora una coppia fissa. Due gol subiti in più rispetto alla scorsa stagione (11 contro 9), la maggior parte dei quali per errori di concentrazione e di posizionamento. Se il numero delle reti subite non può essere del tutto imputabile all’assenza del centrale viterbese, di sicuro alla Juve mancano i piedi buoni per far ripartire l’azione da dietro. Senza Bonucci il gioco passa tutto attraverso il genio di Pjanic e talvolta quello di Dybala in ripiegamento, cosa che a volte toglie poi lucidità alla ‘Joya’ in fase realizzativa.
Questo sarà l’ultimo anno della carriera di Gianlugi Buffon, al quale è stato affiancato Szczesny in una sorta di stagione di ‘praticantato’. L’interrogativo è capire se la ‘Vecchia Signora’ si fiderà subito del polacco o tornerà sul mercato per trovare un portiere di livello top.